Eccellenze made in Marche, da Ancona via al Grand Tour. Acquaroli: «Occasione per il turismo»

La kermesse sull’enogastronomia e l’artigianato in 30 tappe in giro per la regione Lo start nel capoluogo con Tipicità in Blu. Acquaroli: «Occasione per il turismo»

Eccellenze made in Marche, da Ancona via al Grand Tour. Acquaroli: «Occasione per il turismo»
di Antonio Pio Guerra
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Sabato 18 Maggio 2024, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 17:21

ANCONA Un varo in piena regola ha inaugurato ieri pomeriggio, a Marina Dorica, l’11esima edizione del Grand Tour delle Marche. Il taglio del nastro è avvenuto nelle stesse ore in cui, proprio ad Ancona, era ai nastri di partenza Tipicità in Blu, il festival del mare e della blue economy che del Grand Tour è proprio la prima tappa. Una trentina gli appuntamenti previsti, dal nord al sud delle Marche, per scoprire le eccellenze enogastronomiche ed artigianali della regione.

 
 

A stappare la bottiglia con cui si è salutato l’avvio del tour è stato il governatore Francesco Acquaroli. «Dobbiamo cogliere l’attimo - ha detto parlando di turismo - perché adesso c’è voglia di Marche». Un’occasione che «non dobbiamo perdere». Tessendo le lodi dell’iniziativa, poi, il presidente ha sottolineato come essa abbia creato «un circuito delle nostre eccellenze, facendole dialogare».

Le tappe

Ha poi riavvolto il nastro Angelo Serri, direttore di Tipicità, ricordando come «il Grand Tour sia nato insieme a Tipicità in Blu». Undici anni fa. «Quando siamo partiti, le tappe erano 14 ed oggi sono una trentina» il suo racconto di questi primi 11 anni.

Per ogni tappa, una città del territorio che si racconta e si fa scoprire. Ieri è toccato ai sindaci ed agli assessori dei comuni interessati, dal capoluogo fino alle comunità dell’entroterra. Tra gli sponsor dell’iniziativa anche il Banco Marchigiano.

«Le banche devono mostrare più vicinanze alle iniziative meritevoli» ha sottolineato Massimo Tombolini, direttore generale del Banco Marchigiano. «Noi ci chiamiamo così, siamo presenti in quasi tutti i comuni e ci sembrava interessante poter concorrere alla valorizzazione del territorio» ha aggiunto. Del territorio e delle eccellenze, come quelle enologiche. «Noi vendiamo cultura» ha affermato Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini.

Il mondo del vino

Circa 3000 gli imprenditori coinvolti in un giro d’affari in crescita. «Le nostre esportazioni nazionali reggono - ha spiegato Mazzoni - crescendo del 2,5% nel primo trimestre del 2024». Un anno «di conferme» per il nostro vino nonostante un mercato internazionale «sulle montagne russe». Un brindisi alle Marche.

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