Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Ferrari, Leclerc svetta, gli sviluppi funzionano. Red Bull in confusione ed al muretto non c'è più Newey

La Ferrari di Leclerc alla Variante Alta di Imola durante le prove libere del GP dell'Emilia Romagna
di Giorgio Ursicino
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Sabato 18 Maggio 2024, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 16:30

Forse ci siamo. Che fosse la volta buona. Charles Leclerc, con una SF-24 profondamente aggiornata, spadroneggia nella prima giornata di prove libere in preparazione del Gran Premio dell’Emilia Romagna che si disputerà domani (diretta su Sky alle 15). Una manovra a tenaglia potrebbe cambiare lo scenario. Da una parte, il lavoro certosino fatto dai tecnici di Frédéric Vasseur che, nell’ultimo periodo, sono sempre andati nella direzione giusta. Dall’altra, la latitanza, per la prima volta definitiva, di Adrian Newey che era certamente una presenza rassicurante nel muretto Red Bull sin dalla nascita del team. Fianco a fianco di Chris Horner. Questo secondo aspetto, chiaramente, è più nostalgico che reale in quanto l’apporto del geniale tecnico faceva la differenza nella fase di progettazione e non nel lavoro del weekend.

L’ingegnere inglese ha estratto da un foglio bianco le diavolerie per cui il team sta dominando da tre anni che non evaporano certo perché il papà ha staccato la spina. Sia come sia, stranamente gli austriaci hanno faticato come non si vedeva da tempo, mentre le attese modifiche sulla Rossa confermano di funzionare come avevano anticipato tutte le simulazioni virtuali. Qualcos’altro si muove sullo scenario globale. La McLaren, che ha sbancato Miami, c’è e il suo team principal Andrea Stella anticipa che «la monoposto papaya potrebbe lottare sempre per la vittoria nella seconda parte dell’anno». Novità di rilievo sono arrivate anche alla corazzata di Stoccarda, la più a disagio in quest’inizio di stagione e sui saliscendi di Imola ha mostrato segnali di risveglio tutti da confermare.

Super Max ha mostrato uno squarcio umano pasticciando con le regolazioni nell’ancor vano tentativo di trovare l’assetto giusto per i saliscendi del Santerno.

Una pista abbastanza corta, stretta e guidata, di vecchia generazione, dove i “track limits” coincidono con la sabbia che può interrompere la cavalcata anche dei migliori. Sarebbe da folli dimenticare però cosa è accaduto nel passato recente, quando il cannibale ha giocato come il gatto col topo, apparendo un driver spaziale rispetto a tutti i rivali. Oggi pomeriggio ci sarà la lotta per una pole più determinante delle altre in quanto ad Imola e veramente difficile superare e le tattiche possono contare relativamente se si effettuerà una sosta sola. Verstappen in questa stagione è ancora imbattuto sul giro veloce essendo riuscito a partire per ben sei volte al palo.

Si annuncia comunque, una battaglia elettrizzante: l’orange cercherà di conservare il trono, il talento monegasco sappiamo cosa è capace di fare davanti ai calorosi tifosi di casa. Nel duello sono pronti ad infilarsi gli altri sei piloti dei primi quattro team, con particolare attenzione per la baby coppia Norris-Piastri. L’orange ha tagliato corto, niente affatto stizzito: «Nelle prime prove non è andata bene, non abbiamo trovato le giuste regolazioni per l’intera giornata. Sia sul passo da gara, che nel giro singolo, eravamo fuori ritmo, dobbiamo per forza migliorare».

Charles è soddisfatto: «È andato tutto bene, non abbiamo avuto imprevisti, siamo riusciti a fare tutto il lavoro programmato. Gli aggiornamenti funzionano secondo le aspettative». Carlos si associa, anche lui promuove a pieni voti gli sviluppi di cui attendeva la verifica della pista: «Sono contento, in macchina mi sono sentito a mio agio e questa è la cosa più importante. Nella seconda ora non sono riuscito a mettere insieme un giro pulito, ma questo non è certo un problema».

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