Imprese a Roma, il 70% ha fiducia nel futuro: «Ma restano difficoltà per il credito»

Imprese a Roma, il 70% ha fiducia nel futuro: «Ma restano difficoltà per il credito»
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Maggio 2024, 06:40

IL FOCUS

Sul futuro dell’economia romana c’è fiducia anche perché tra meno di sette mesi la Capitale si troverà con tutti i riflettori puntati per il Giubileo. Il terziario è il settore che sta dimostrando di essere trainante e il turismo fa la parte del leone.

LO SCENARIO

Dopo la crisi dettata dalla pandemia di Covid-19, infatti, si continua a vivere del momento positivo in città conseguenza dell’aumento dei turisti e delle politiche a sostegno del terziario (anche avanzato) che testimoniano come la città sia sempre meno la Capitale fondata sul pur fitto tessuto del suo essere cuore delle istituzioni. È quanto emerge dall’Osservatorio economico di Confcommercio Roma che su base trimestrale monitora un campione rappresentativo delle imprese del territorio della Capitale. Rispetto alla media della penisola a Roma c’è più fiducia sul futuro della situazione economica.

I NUMERI

Tra dicembre 2023 e marzo 2024 si riduce il numero degli imprenditori che ritiene che la sua situazione economica sia peggiorata (il valore passa dal 39% al 35%). L’indice previsionale di fiducia sul futuro, che era stabile attorno a un valore di 37 ormai da settembre dello scorso anno, secondo le previsioni di Confcommercio Roma a giugno raggiungerà quota 40. Questo fenomeno è maggiormente visibile nelle imprese della ristorazione, della ricezione turistica e dei servizi alle imprese che, quindi, si confermano trainanti.

Scendendo più nel dettaglio nel settore terziario migliora in prospettiva la fiducia di chi lavora in questo ambito, nonostante ci sia stato un lieve peggioramento della percezione alla fine di marzo di quest’anno. Comunque, sia l’indicatore congiunturale sia quello previsionale di giugno 2024 dimostrano essere superiori rispetto agli indici nazionali e questo denoterebbe l’effetto traino della Capitale. Il primo semestre dell’anno, infatti, si chiuderà a Roma con un indice di fiducia pari a 53, contro un dato nazionale che si dovrebbe attestare a 49. Migliora in prospettiva per giugno l’andamento dei ricavi delle imprese del terziario, nonostante un peggioramento alla fine del primo trimestre (c’è stato un aumento dell’1% nel numero degli imprenditori che hanno dichiarato di aver avuto un peggioramento degli incassi tra gennaio e marzo rispetto a quanto avevano potuto accertare alla fine del 2023). Una situazione più complessa la sta vivendo il commercio al dettaglio non alimentare. Nel primo trimestre 2024 non hanno assistito né a un aumento del numero dei clienti né del numero degli acquisti. Ma è aumentato il valore delle merci acquistate: segno di come l’inflazione stia incidendo - e non poco - sui bilanci delle attività.

IL CREDITO

Altro tema affrontato nell’analisi di Confcommercio Roma è poi quello dell’accesso al credito. Diminuiscono le imprese che lo hanno chiesto negli ultimi tre mesi e rimane pressoché invariata (al 59%) la percentuale di aziende che ha visto accolta interamente la propria richiesta. Non accolte, invece, l’8% delle istanze. Più di un’impresa su due (il 56%) ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e di cassa, il 33% per fare investimenti, l’11% per la ristrutturazione del debito.

LE IMPRESE

Le imprese attive extra agricole nella Provincia di Roma sono poco meno di 300 mila, con il terziario che ha la fetta più grande: più di sette imprese su dieci (il 77%), infatti, fanno parte di commercio, turismo e servizi. Nel primo trimestre dell’anno il saldo tra aziende nuove nate e cessate peggiora rispetto all’ultimo trimestre del 2023: -1.928.

Giampiero Valenza

giampiero.valenza@ilmessaggero.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA