Ebbene, il procedimento civile a carico della Asl, seppure da poco, è cominciato; resta tuttora in bilico il futuro giudiziario del chirurgo, difeso dall'avvocato Giuliano Migliorati. A distanza di oltre tre anni, infatti, il professionista ancora non sa se dovrà affrontare un processo penale, dopo essere finito sotto inchiesta per il reato di lesioni colpose gravissime. Per la procura un caso da archiviare, in seguito all'esito dell'incidente probatorio disposto a suo tempo dal pm Paola Conti, che avrebbe scagionato il medico.
Non per i familiari dell'anziano, che si sono opposti all'archiviazione, ottenendo un supplemento di indagini, affidate dal gip al professor Mauro Bacci.
Le conclusioni sono state consegnate ieri al giudice Stefano Pepe, ma la verità sarebbe lontana. Secondo il superperito non ci sarebbero infatti dubbi che a provocare le lesioni sia stato l'elettrobisturi usato durante l'intervento. Sarebbe però impossibile stabilire se per colpa della mano del chirurgo oppure per un difetto dello strumento. Fatto sta che il pensionato, entrato in ospedale per un intervento di routine ne è uscito sulla sedia a rotelle, senza tornare a deambulare. Vivo per miracolo, vuole giustizia.
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