Un colpo d'occhio inedito quello di ieri l'altro a piazza San Lorenzo: 400 giovanti laureati, schierati con tocco e toga d'ordinanza, hanno ricevuto i diplomi di laurea, salutati dal commissario straordinario del Comune, Antonella Scolamiero e dalle autorità accademiche.
La cerimonia, sospesa nell'ultimo biennio per la pandemia da Covid, «ha fatto toccare con mano ha detto il rettore Stefano Ubertini - l'integrazione dell'università con la città e con il territorio. Oggi è un momento di rinascita, festeggiamo il nostro grande ateneo di piccole dimensioni, un motore di crescita per la provincia e la regione che ci ospita, orientato a creare opportunità lavorative».
Nell'occasione sono arrivate le testimonianze di due Alumni, Daniele Schirru e Luca Lupattelli, che rivestono ruoli manageriali in due importanti società: una in ambito agricolo di elevata tecnologia, l'altra nel campo del management. A seguire la parola è passata a due laureate dell'area scientifica e umanistica, Carlotta Volterrani e Virginia Migliore, che hanno ringraziato l'ateneo per aver garantito, pur tra le difficoltà legate alla pandemia, la continuità delle attività formative attivando la didattica a distanza.
Sul palco, con il rettore, la direttrice generale Alessandra Moscatelli, il prorettore Alvaro Marucci e i direttori dei sei dipartimenti che hanno pronunciato indirizzi di augurio per il futuro agli ormai ex allievi.
Gran finale con il lancio del tocco e musica eseguita dagli allievi del Liceo delle scienze umane, musicale Santa Rosa.