VITERBO - Tutor sulle Provinciali, strumento per la sicurezza stradale o ennesima occasione di spremere i malcapitati automobilisti? Nella Tuscia ne dovrebbero essere posizionati 5 su altrettante strade provinciali, ma i dubbi sull'operazione - ma soprattutto sull'appalto a una società privata che gestirà l'intero servizio - crescono ogni giono di più.
Molti dubbi sul capitolato erano stati sollevati dal consigliere Maurizio Palozzi (Pd), cui si sono aggiunti i timori del presidente del consiglio Francesco Bigiotti.
Dopo tanto tergiversare, resta da capire il perché dell'accelerazione. Mentre la sperimentazione sta partendo ora e i risultati si conosceranno tra qualche mese, è già chiuso il bando per i tutor che andranno sulla Verentana, la Tuscanese, la Teverina e la Cimina, dove sono presenti, tra l'altro, accessi di privati. Il che rende difficile tenere la velocità media sotto controllo.
La storia tutor infatti parte un anno e mezzo fa, poco tempo dopo le dimissioni dell'allora assessore alla viabilità Gianmaria Santucci, con il suo successore Piero Camilli arrivato da qualche settimana. La giunta il 27 settembre 2013 vota di attivare le procedure di rilevamento della velocità su alcune strade in cui gli incidenti sono elevati. Ma è solo un anno dopo, a giugno 2014, che la giunta dà mandato al dirigente «di adottare gli atti necessari all'attivazione in via sperimentale – si legge – sulla Nepesina». Anche in questo caso col nuovo inquilino: al posto di Camilli era subentrato l'attuale assessore, Giuseppe Talucci Peruzzi.
Lo stesso giorno la Provincia ha chiesto alla Prefettura di poter installare i tutor nelle altre quattro strade oggi nel bando. L'ati formata da Poste Tributi e Safety 21 un mese dopo ha ricevuto l'affidamento per la progettazione tecnica e noleggio dei tutor e dei software gestionali «da attivarsi sulla strada provinciale “Sp Nepesina” dal km. 0,00 al km. 11,348». Tratto recentemente modificato per «mero errore materiale»: oggi infatti è dal 13 al 14,220.