Viterbo, in ripresa l'arrivo di nuovi immigrati nel dopo Covid-19: ora sono il 10% della popolazione

Viterbo, in ripresa l'arrivo di nuovi immigrati nel dopo Covid-19: ora sono il 10% della popolazione
di Luca Telli
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Venerdì 6 Maggio 2022, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 21:10

Aumenta la presenza straniera nella Tuscia. Secondo l'ultimo rapporto Istat, al 1° gennaio i non italiani censiti nella provincia erano 30.195 contro i 29.769 dell'anno precedente, quasi il 10% del totale (circa 307mila nelle ultime rilevazioni dell'istituto di statistica).

Nel Viterbese sempre in calo i residenti: Civita Castellana è sparita in 10 anni

Dati in ripresa dopo la flessione dovuti alla pandemia ed al blocco degli spostamenti che ha caratterizzato quasi per interno il 2020, e fatto crollare i permessi di soggiorno concessi a cittadini extra Ue: 427 contro 952 del 2019, in linea con quelli degli anni pre Covid.

Numeri che non bastano a fermare il vertiginoso calo demografico della Tuscia che, in un decennio, ha visto scomparire 15mila abitanti: l'equivalente di una città come Civita Castellana. Ma che, di contro, contribuiscono a sostenere la crescita del tessuto produttivo: secondo le ultime stime le aziende a trazione straniera sono in una forbice compresa tra il 7 e l'8% (rapporto Futarae 2021) ed attive, soprattutto, nell'edilizia.

La maggioranza dei gli stranieri arriva in larga parte dall'Unione Europea. La nazione più rappresentata tra i 27 paesi resta la Romania con oltre il 40% delle presenze, staccatissime Polonia (1,6%) e Bulgaria (1,1%).

Fuori dall'Unione il primo canale arriva dall'Albania (5,8%), seguito dal Marocco (4,5%), Ucraina (3,4%), Nigeria (2,89%), Sri Lanka (2,81%) e Bangladesh (2,2%). Una statistica destinata a un pesante cambiamento visto che i dati, aggiornati a fine 2021, non tengono conto degli eventi dopo lo scoppio del conflitto russoucraino e dall'aumento di arrivi, già oltre 300 nelle prime settimane.

La fascia d'età più rappresentata è quella tra i 40 ed i 44 anni, seguita da quella dei nati tra il 1981 ed il 1985 (35 39). Tra i Comuni Orte continua ad essere quello in cui la comunità straniera è più vivace: con 1744 su quasi 9000 abitanti, poco meno del 20% in netto calo rispetto ai 1915 (21,3%) del picco 2019. Secondo posto, in percentuale, per Monterosi: 821 e 17% del totale. Quindi Civita Castellana e Montalto di Castro. Intorno al distretto della ceramica la presenza degli stranieri è in calo (1906, erano 2089 a gennaio 2019) al 12,7%, mentre resta stabile sul litorale: appena al di sotto del 13% (1175 su 8790).

Nell'ultimo quadriennio il comune che ha più attratto stranieri è il capoluogo, passato da 6.098 a 6.599. A spingere i migranti verso Viterbo, con presenze al 10% del totale, le maggiori opportunità lavorative che la città offre rispetto al resto della provincia.
 

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