Da qualche giorno a Sant'Angelo di Roccalvecce hanno fatto la comparsa i bagni chimici. La loro installazione era uno degli impegni firmati dalla sindaca Chiara Frontini lo scorso gennaio durante un incontro tra amministrazione e residenti L'assenza di questo servizio rappresentava un problema molto serio per il paese visti i grandi flussi di visitatori attratti dai 50 murales a tema fiabesco. Un questione igienica e di decoro.
I bagni mobili sono due (uno per i disabili).
Parcheggio più sicuro. In piazza Grande è stato "potato" uno dei grandi tigli che circondano l'area di sosta, nei pressi della fermata dell'autobus. Dalla chioma della pianta pendeva un grosso ramo spezzato che adesso non c'è più. La zona sottostante era stata circoscritta con le transenne, ora parzialmente rimosse. Lì sotto infatti c'era e c'è ancora un tombino semiaperto.
Per alcuni problemi risolti o in via di soluzione permangono tuttavia altre criticità. Il Comune non è ancora intervenuto nel parco giochi all'angolo tra piazza Grande e Strada Monte Secco per sostituire il girello arrugginito, pericolo già segnalato da Il Messaggero parlando di parchi e aree giochi un paio di mesi fa. La piccola giostra mostra tutti i segni del tempo e alcuni spuntoni di ferro taglienti che sporgono dal telaio.
Non ancora partiti i cantieri per la sistemazione della frana in Strada Monte Secco. Le transenne posizionate lungo il tratto che è ceduto sono addirittura aumentate rispetto al sopralluogo eseguito dal Messaggero a novembre. La strada è ridotta a una sola corsia e le macchine circolano a senso unico alternato. Un ritardo che rimanda ulteriormente i lavori per il rifacimento dell'asfalto.
E all'altezza di via delle Mura Saracene il paese resta divisa a metà, sia per le auto che per i pedoni, a causa della casa diroccata vicino al murale intitolato "la spada nella Roccia". Tra le due recinzioni che chiudono il passaggio è solo cresciuta l'erba.
"Visto che lo stabile è stato dichiarato a rischio crollo, ho invitato l'amministrazione ad agire in danno (il Comune fa i lavori e poi chiede i soldi ai proprietari), così da sistemare la situazione più velocemente", dice il consigliere comunale della Lega Andrea Micci.