Viterbo, molestie sessuali in ambulatorio: sospeso il medico, potrebbero esserci altre vittime

Viterbo, molestie sessuali in ambulatorio: sospeso il medico, potrebbero esserci altre vittime
di Silvana Cortignani
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Venerdì 27 Novembre 2015, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 16:02
Molesta le pazienti nell'ambulatorio della Cittadella, sospeso medico della Asl. Non doveva neanche spogliare le sue vittime, ma riusciva lo stesso a mettere le mani dappertutto. Si tratta di uno specialista non più di primo pelo, un 64enne residente in un centro a nord del capoluogo, sposato e con figli, attivo anche nel sociale, indagato per violenza sessuale dal pm Paola Conti. Che gli contesta ben due aggravanti: il fatto di aver approfittato di donne in condizioni di inferiorità psicologica, in quanto pazienti, e per giunta durante l'esercizio delle sue funzioni, ovvero durante la visita. Tre le denunce formalizzate da altrettante presunte vittime, in seguito alle quali, ieri mattina, gli uomini della squadra mobile diretta da Fabio Zampaglione gli hanno notificato la pesante misura cautelare, disposta dal gip Francesco Rigato, interdittiva della sospensione non solo quale medico specialista ambulatoriale a tempo indeterminato alle dipendenze della Asl, ma anche per tutte le attività inerenti.
E non sarebbe la prima volta.

Già nel 2012, infatti, lo specialista era stato sospeso per un mese dal servizio in seguito a un'analoga segnalazione. Forse un maniaco seriale. Stavolta, infatti, l'attività investigativa ha preso spunto non da uno, ma da una serie di reclami scritti presentati all'Urp della Asl da parte di donne che hanno poi confermato agli inquirenti di aver subito molestie sessuali, corroborate anche dalle testimonianze di colleghi del medico e operatori della Asl. Un solo modus operandi. Nonostante non dovessero spogliarsi per la visita, lo specialista avrebbe approfittato per baciarle, toccare il seno e sfiorare altre parti intime mentre si trovavano bloccate sullo sgabello su cui dovevano restare sedute immobili per gli esami. In un caso sarebbe anche andato oltre.

Tre i casi accertati finora, ma il numero potrebbe salire al termine dell'inchiesta. Presso la questura, infatti, nella riservatezza dei locali del nucleo anti abusi, proseguono gli interrogatori di chi, sporgendo reclamo, ha già compiuto un primo passo. Chi non avesse avuto lo stesso coraggio, può sempre rivolgersi al 113.