Mense scolastiche, il Tar boccia
il Comune di Viterbo: appalto sospeso

Mense scolastiche, il Tar boccia il Comune di Viterbo: appalto sospeso
di Simone Canettieri
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Sabato 11 Gennaio 2014, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 11:55
VITERBO - L’appalto per le mense scolastiche del capoluogo bloccato: il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dall’azienda napoletana EP, che continuer dunque a fornire in proroga i pasti alle scuole viterbesi (1.600 al giorno). Rimane, invece, a bocca asciutta la Serenissima, la societ veneta che aveva vinto la gara triennale bandita dal Comune per un totale di quasi 4 milioni di euro. Il Tribunale amministrativo del Lazio, dopo aver stoppato l’affidamento con questa ordinanza, si esprimer nel merito il prossimo 20 febbraio. Ma, al di l di possibili colpi di scena, l’indirizzo dei giudici dovrebbe essere quello di motivare la sospensiva emessa ieri. E quindi Palazzo dei Priori si trova davanti a un bivio: opporsi subito alla decisione del Tar (rivolgendosi al Consiglio) di Stato o aspettare il 20 febbraio. Oppure c’ una terza ipotesi: rifare tutto daccapo. E cio un nuovo appalto. Valuteremo il caso nella prossima riunione di giunta - dice l’assessore Raffaella Valeri -: questa decisione ci prende in contropiede. La gara in questione stata indetta dalla precedente amministrazione, ma ora la grana per la squadra di Michelini Il passaggio di consegne tra Ep. e Serenissima sarebbe dovuto avvenire durante le feste di Natale. «Per essere operativi senza disagi a partire dai primi di gennaio, come previsto dalla gara», avevano auspicato gli amministratori pochi mesi fa. Ma la società napoletana, terza arrivata, si è opposta e ha fatto ricorso al Tar chiedendo uno stop al provvedimento del Comune. Cosa che si è verificata. Ma perché? «Per motivi formali - continua l’assessore Valeri - tra i quali la mancanza di una polizza fideiussoria presentata dalla seconda arrivata, la Cr Food, e soprattutto per la questione del centro di cottura».

Tra i motivi che hanno spinto il Tar ha sospendere l’appalto a Serenissima, infatti, c’è la mancanza di una struttura presente in loco. «Ma per quello - ribatte ancora Valeri - c’erano 90 giorni di tempo secondo il capitolato e il nuovo centro era già stato indicato al Poggino: non riesco a comprendere i motivi di questa decisione».

Sono circa 1.600 gli scolari viterbesi che usufruiscono del servizio di refezione: dalle scuole materne alle medie. La preoccupazione di Palazzo dei Priori in queste ore è rivolta proprio a loro, ai piccoli utenti. I quali continueranno a mangiare le pietanze preparate dalla società napoletana Ep.

Anche se questo contenzioso riduce al minimo i margini di manovra dell’amministrazione per il cambio di azienda. A questo punto, è l’idea che circola a Palazzo dei Priori, per bandire una nuova gara e affidarla occorrerà aspettare settembre, il nuovo anno scolastico. Altrimenti si rischiano problemi nella continuità del servizio.

Intanto, si andrà avanti ancora con Ep. «In questo momento - conclude l’assessore Valeri - le nostre priorità sono due: garantire la giustizia e il servizio. Poi al più presto decideremo il da farsi con il sindaco e gli altri componenti della giunta».
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