«Nel Lazio - dice Turchetti - aumentano le aziende irregolari. Nel 2014 l'ispettorato ha riscontrato irregolarità in 5.426 aziende, circa la metà di quelle ispezionate. Erano 5.156 nel 2013 e 5.298 nel 2012. Si va dal mancato rispetto dell'orario di lavoro e dei riposi, alla mancanza di permessi, alla mancata comunicazione di inizio e fine rapporto, al non rispetto delle norme sulla sicurezza e, soprattutto, all'impiego di personale “in nero”, che rappresenta il 58,9% dei rilievi».
Il numero di lavoratori in nero ogni 100 posizioni lavorative irregolari (che comunque calano rispetto al passato) passa da 28,2 nel 2012 a 58,9 nel 2014. «Il calo dei lavoratori irregolari è solo apparente - rileva il segretario generale Uil Roma e Lazio, Alberto Civica - dovuto soprattutto alla diminuzione delle ispezioni e alle dimensioni medio- piccole delle aziende verificate».