Viterbo, il tetto del monastero di S. Rosa
rischia di crollare. «Interventi urgenti»

Un puntellamento all'interno del museo di S. Rosa
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Aprile 2014, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 12:39
E' una delle parti pi belle e antiche del monastero di Santa Rosa. E rischia di crollare. C' una falla enorme sul tetto, nella zona che confina col vecchio refettorio. La situazione era gi difficile, ma precipitata sotto i colpi della grandine dello scorso 4 aprile. E se non si interviene subito, oltre al pericolo per le suore Clarisse, alla prossima pioggia potrebbe cedere.



L'intonaco venuto gi, una parte del tetto pure, la falla tanto ampia che l'acqua penetrata abbondante e quel corridoio adesso impraticabile. Il sindaco Leonardo Michelini e l'assessore ai Lavori pubblici, Raffaela Saraconi, il giorno della grandinata effettuarono un sopralluogo e la situazione apparve subito seria. Ma ogni intervento impossibile senza il nulla osta della Soprintendenza.



Dice Michelini: Stiamo cerchiamo coinvolgere pi imprese e istituzioni per poter tamponare la situazione, e scongiurare il rischio del crollo. Poi aspettiamo che la Soprintendenza dia le sue indicazioni. Il problema riguarda la parte interna del monastero, accessibile solo alle suore di clausura. In una situazione analoga, lo scorso febbraio, era intervenuta la Procura a imporre di mettere in sicurezza sempre a causa delle infiltrazioni sul tetto, con uguale rischio crollo: in quel caso si trattava del complesso dei Santi Simeone e Giuda, gi articolazione dell'ospedale grande degli infermi. C'era per un legame con la vicenda attuale: una perdita d'acqua nei sotterranei, proprio nel tunnel che collega quel complesso al monastero, stava mettendo in pericolo persino il santuario. E cos era in programma una verifica e con la grandinata il pericolo diventato tangibile.



Non si tratta per della prima difficolt del monastero. Nella parte aperta al pubblico, quella che porta all'urna di Santa Rosa, c' una parte puntellata da tempo immemore (nella foto). Tra Unesco e cose varie, sarebbe bene ricordarsi che S. Rosa non solo il 3 settembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA