Viterbo, facchini furiosi: «Poca
gente a via Marconi»

Viterbo, facchini furiosi: «Poca gente a via Marconi»
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 9 Settembre 2014, 17:55
Quando ho visto via Marconi con cos poca gente ho detto: prendiamo la Macchina e riportiamola su subito, cos non ha senso. Le parole – amarissime – sono del capofacchino Sandro Rossi, condivise dal presidente del Sodalizio Massimo Mecarini e dal sindaco Leonardo Michelini. «Serviva più elasticità» per il primo; «Quel tappo sulla via andava valutato meglio», per il secondo.

Al netto dei ringraziamenti urbi et orbi e della straordinaria performance di tutti i Facchini, è questo il senso del bilancio del Trasporto. «Non sappiamo se e quando rifaremo via Marconi – dice Mecarini - sicuramente non il prossimo anno con la nuova Macchina (entro settembre il concorso di idee, ndc). I nostri ragazzi? Leoni che non si sono mai tirati indietro. Questo Trasporto è la migliore risposta ai detrattori che avevano criticato la scelta del nuovo tratto: spero abbiano imparato la lezione». Il rammarico? «In piazza della Repubblica e su via Marconi non c’era tanta gente, mentre al Sacrario e in piazza del Teatro la folla era oceanica. Forse i varchi sono stati chiusi un po’ troppo presto, verificheremo. Quando decidiamo di fare un sacrificio in più serve elasticità: era anche un test per avere più turisti e una ribalta diversa da quella attuale».

Concetto ribadito da Rossi. Quando ha visto via Marconi e piazza della Repubblica sguarnite, «ho detto al presidente di tornare subito indietro. Lui mi ha risposto, facciamo ciò che dobbiamo fare. Ma i Facchini ci sono rimasti male, è venuta meno la carica che ci dà la gente». Sulle polemiche: «Per il tratto aggiuntivo abbiamo fatto un lavoro meticoloso, andando a prendere le misure alle 3 di notte quando non ci vedeva nessuno. È prima stato chiesto il parere ai Facchini più anziani, poi i medici ci monitoravano continuamente. Insomma lì sotto c’è anche mio figlio, non facciamo le cose senza criterio, altrimenti non ce lo avrei mandato». Andrea Rossi, in formazione alle corde, per l’ultimo tratto ha indossato il ciuffo in sostituzione dell’infortunato Marco Calevi. Essendo la scelta tra due, a decidere non è stato il padre capofacchino, ma il presidente. A conti fatti però «per come sono andate le cose – commenta Rossi senior - sono per non ripetere più il tratto di via Marconi».

Michelini la prende alla larga, la conclusione però è analoga. «Il Trasporto desta pericolo – spiega - ma il Sodalizio ha grande capacità professionale. È andato tutto bene, forse però c’è stato qualche tappo a via Marconi: aspetti che andavano valutati meglio». Se qui il destinatario è inevitabilmente chi ha organizzato la sicurezza, sulla scarsissima copertura della diretta televisiva (in molti se ne sono lamentati) ecco il mea culpa del sindaco. E la gente al balcone del teatro Unione? «Spero non siano dipendenti del Comune, stiamo verificando». Infine il giudizio positivo degli assemblatori Vincenzo Fiorillo e Contaldo Cesarini, che danno appuntamento a venerdì sotto la Macchina con i fagioli con le cotiche.
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