In pratica, il testo elenca le azioni che il commissario Nicola Zingaretti intende realizzare nel biennio, in modo da ridurre il debito della sanit laziale. In tutta la regione, previsto un taglio di 748 posti letto, di cui almeno il 50% nel pubblico. Il dimagrimentio dovrebbe riguardare soprattutto Roma. Belcolle, a livello di reparti, guadagna qualcosa. L'intenzione di Zingaretti potenziare il Dea di I livello (dell'ipotesi di trasformare l'ospedale del capoluogo in Dea di II livello si persa intanto del tutto traccia). Il rafforzamento dell'attivit passa per "l'apertura - si legge nel documento - dell'unit di trattamento neuro vascolare (Utn), il potenziamento del blocco materno-infantile-pediatrico e dell'emodinamica con adeguamento di tutte le ambulanze Ares delle postazioni viterbesi alla teletrasmissione del tracciato Ecg".
Lo scopo di questo intervento viene specificato cos: "Migliorare - continua la proposta - la qualit dell'assistenza della popolazione residente nella provincia, nonch ridurre la mobilit passiva". Nel 2012, secondo quanto riportato, i viterbesi hanno fatto massiccio ricorso alle cure fuori provincia: basta citare i 2.500 accessi al pronto soccorso e i 1.100 ricoveri nella Asl di Siena; numeri che salgono, rispettivamente, a 5.000 e a 4.900 in quella confinante di Terni.
Le case della salute, punto di raccordo tra medici di base e ospedali, nasceranno a Ronciglione, Montefiascone e Acquapendente. Qui si punta a ottenere la certificazione Enac per l'elisuperficie e un'auto medica h24. Per la rete dell'emergenza, previsto l'accorpamento delle Centrali operative del 118 di Viterbo e Rieti (quale delle due provincia la spunter, non specificato).
Si salva infine la rete trasfusionale di Belcolle, mentre ne saltano 16 su 21 in tutto il Lazio.
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