Covid, la corsa contro il tempo della Asl per contenere il virus: positivi schizzati a 176

Il drive in di Viterbo
di Federica Lupino
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Domenica 25 Luglio 2021, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 18:34

Finalmente assistiti da personale sanitario e supportati da psicologi. I quattro studenti viterbesi ritornati da Malta con un volo charter venerdì sera sono stati subito presi in carico e visitati. “Gli hanno misurato la febbre e la saturazione, finora non era mai successo”, racconta Giulia Rapino, la madre di Alessandro, il 17enne del Ruffini rimasto bloccato sull’isola perché positivo al Covid. Il soggiorno-studio per lui e gli altri adolescenti (in totale circa 160 quelli rimpatriati ieri) si era presto trasformato in un incubo, con giorno in isolamento dentro l’hotel che li ospitava, senza appunto essere visitati.

Sono stati, come annunciato, anche sottoposti al tampone. “Il Servizio sanitario regionale del Lazio – dichiara l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione, Alessio D’Amato - ha risposto alla chiamata della Protezione civile nazionale prendendo in carico i ragazzi provenienti da Malta, che sono stati tutti sottoposti a tampone. I tamponi effettuati sono stati 167 e in questo momento i ragazzi son ospiti in una struttura Covid hotel, con il supporto dell’Ares 118 e di un team di sei psicologi esperti in emergenza”. Cosa accadrà ora? “I giovani verranno, via via che si conoscerà l’esito dei test, riportati nelle rispettive regioni di provenienza. I primi ad andare via sono stati 11 ragazzi accompagnati dalle famiglie con un pullman messo a disposizione dalla Regione Piemonte”, spiega ancora D’Amato.

Il rientro a casa dei ragazzi viterbesi dipende, oltre che dal risultato del test, anche dalla possibilità o meno di garantirgli – in caso di positività – un isolamento in sicurezza nel proprio domicilio.

In ogni caso, chi li ha sentiti li descrive comunque sollevati e felici del rimpatrio. “Alessandro mi ha detto che il viaggio è stato molto faticoso ma sono tutti contenti di essere tornati in Italia. Speriamo di poterlo riabbracciare presto. Ringrazio – aggiunge Rapino - dall'Ente nazionale del turismo maltese, l’Ambasciata italiana sull’isola, la Protezione civile, Regione Lazio e Asl per averci aiutati”.

Nel frattempo, il virus non guarda in faccia a nessuno e continua a correre: ieri 53 nuovi positivi nel Viterbese per un totale che schizza a 176. I casi registrati sono 13 a Viterbo, 7 a Caprarola, 5 a Bassano Romano, 4 a Ronciglione, 4 a Tuscania, 3 a Capranica, 3 a Civita Castellana, 3 a Marta, 2 a Fabrica di Roma, 1 rispettivamente a Carbognano, Graffignano, Nepi, Oriolo Romano, Orte,  Piansano, Sutri, Vasanello, e Vitorchiano. Otto sono i minori colpiti, mentre la fascia d’età maggiormente coinvolta risulta quella dei 20enni: sono 19 i nuovi casi tra chi è nato nel periodo 1990-2002. Sono invece 18 i colpiti nati tra il 1970  e il 1989. 

Cresce l’attività di contact tracing della Asl allo scopo di delimitare i contagi. Infatti, 41 positivi presentano un link epidemiologico con casi precedentemente accertati e già isolati, 12 sono collegati a persone che hanno dichiarato di essere sintomatiche al drive in. Un focolaio è scoppiato all’interno di un campeggio, con 7 persone sinora coinvolte. Tutti stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio.

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