Viterbo, comune-Facchini, ecco il conto:
strappo amministratori-Sodalizio

Viterbo, comune-Facchini, ecco il conto: strappo amministratori-Sodalizio
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 25 Ottobre 2014, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 15:25
Tra Comune e Facchini di S. Rosa quello di stasera rischia di essere uno dei più grandi strappi della storia. I soci effettivi del Sodalizio si riuniranno per decidere la mossa contro palazzo dei Priori, dopo l’estromissione dalla commissione che dovrà giudicare la nuova Macchina di Santa Rosa. A proposito: dopo convocazioni e voti d’urgenza, sull’albo pretorio non solo non è stato pubblicato il bando, ma neanche la delibera che ne definiva le linee guida.

C’è solo una buona notizia su Santa Rosa, in questi giorni: un libro della professoressa Barbro Santillo Frizell, già direttore dell’Istituto svedese di studi classici a Roma, dedicato al Trasporto. E’ stato presentato alla Fiera del libro di Göteborg. Per il resto, il sindaco Leonardo Michelini sta cercando di inserire il Sodalizio in qualche modo nella commissione, magari un Facchino architetto o ingegnere, come impone la legge seguita per il concorso di idee. Il punto però è un altro: dopo l’Unesco, i protagonisti del 3 settembre cercavano un riconoscimento diretto, non quella che ora viene vista come una concessione last minute. Perché il sindaco glielo aveva promesso e perché in aula dopo l’estromissione sono arrivate pure le affermazioni pesanti dei capigruppo dei due gruppi maggiori: Francesco Serra del Pd («E’ la festa di Santa Rosa, non dei Facchini») e Maurizio Tofani di Oltre le mura («Loro la Macchina la portano soltanto»).

Stasera il direttivo metterà questi ingredienti nel piatto dei Facchini, condito col comunicato di fuoco diramato il giorno del consiglio: «Basta pacche sulle spalle, foto di gruppo e strette di mani: ognuno per conto proprio, soprattutto il 3 settembre».

Se – come appare scontato dopo una simile esposizione – i Facchini daranno seguito all’intenzione, addio anche a Expo 2015, almeno per loro. Se non peggio. Intanto i tempi per la nuova Macchina si allungano: il bando non è stato ancora pubblicato e arrivare a Milano con una struttura che non sia ancora Fiore del Cielo appare sempre più difficile.
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