Viterbo, sul registro delle coppie di fatto
il Comune frenato dalla maggioranza

Il sindaco Leonardo Michelini
di Giuseppe Ferlicca
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Sabato 14 Dicembre 2013, 11:38
VITERBO Il registro delle coppie scoppia. Un problema di fatto per la maggioranza in Comune. L'altra mattina altro giro a vuoto in Prima commissione. Convocata d'urgenza per discutere del regolamento che dovrà governare il registro, è trascorsa parlando del nulla. Tanto valeva per i consiglieri incontrarsi al bar. Avrebbero contribuito all'economia cittadina e il comune avrebbe risparmiato i gettoni di presenza.



Le posizioni sono note: Oltre le mura divisa, nel Pd Aldo Fabbrini tentenna, anche se a fare barricate è Arduino Troili da Bagnaia. «Non vedo l'urgenza del problema - ha ribadito Troili - non tocca secondo me la maggioranza dei viterbesi, solo una parte». E poi si rischia di favorire qualche furbetto, secondo il consigliere Pd: «Esistono contratti notarili per risolvere i problemi. Non prendiamoci in giro, gran parte delle coppie di fatto sceglie questa soluzione per ragioni di natura economica e fiscale».



Un quadro di fronte al quale l'unico registro possibile a Viterbo sarà quello per le coppie di fato: solo un destino benigno ne consentirà l'approvazione. Nonostante la volontà del capogruppo Pd Francesco Serra, della presidente di commissione Melissa Mongiardo o dell'impegno di Gianluca De Dominicis (Movimento 5 stelle), che la mozione l'ha presentata il 9 agosto scorso. Quattro mesi e mezzo fa. Tuttavia: «Io l'urgenza di mangiare il panettone con il registro - fa Troili - non la vedo».



E se nella minoranza la contrarietà all'argomento dentro Forza Italia è nota, nella maggioranza l'obiettivo è allungare il brodo. Maurizio Tofani (Oltre le Mura) non ha le idee chiare. Deve informarsi mentre punta ad arrivare all'approvazione il suo collega di gruppo, Sergio Insogna. Tutti ne potranno sapere di più giovedì prossimo, quando saranno invitate in commissione tutte le associazioni, per esprimersi. «Che chiediamo? - si domanda Insogna - se dobbiamo o non dobbiamo approvarlo? Di questo stiamo parlando». Dettagli.
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