Intanto, resta la ferita aperta dell'ex Ospedale Grande. La Asl ha appena stanziato circa 144mila euro per finanziare un «intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza delle aree esterne e della copertura». Tutta colpa delle piogge di maggio e giugno che hanno provocato infiltrazioni d'acqua con distacchi di tegole e coppi, canali di gronda danneggiati, discendenti rotti, arbusti cresciuti sulle facciate e «slegatura del muro perimetrale antistante l'ingresso della struttura riabilitativa semiresidenziale», come in delibera. La struttura, tradotto, cade a pezzi tanto da costituire «pericolo per la pubblica incolumità». Per il vecchio ospedale, la Asl spende 840mila euro l'anno. E' infatti cartolarizzata e l'azienda dal 2006 ha sborsato oltre 10 milioni di euro per il riscatto (l'immobile vale quasi 20 milioni). «Allo stato attuale è -ammette Macchitella - uno spreco di soldi». Entro fine mese, il commissario deciderà cosa farne. «L'opzione più seria - annuncia - è vendere la struttura. Per farlo, occorre il permesso della Regione e la collaborazione del Comune, visto l'interesse che lo stabile rappresenta per la città». L'intenzione è usare il ricavato per acquistare o costruire un nuovo stabile in cui ospitare gli uffici aziendali, ora in affitto alla Cittadella per un milione e 200mila euro annui.
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