Viterbo, nel 2022 tra le città più calde d'Italia: +48% di morti

Viterbo, nel 2022 tra le città più calde d'Italia: +48% di morti
di Federica Lupino
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Domenica 8 Gennaio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 20:55

A giugno temperature mai registrate prima in tutto il Lazio con Viterbo che il 27 giugno ha registrato 40,3°C che non solo hanno disintegrato il record mensile precedente (37,1°C), ma risultano il nuovo record assoluto. Ad Onano il 13 agosto danni ingenti all'agricoltura a causa di una intensa grandinata che ha colpito la Tuscia. Sono state danneggiate lenticchie, ceci e le patate, prodotti che erano arrivati a maturazione.

Trai 310 fenomeni meteorologici estremi registrati lo scorso anno in Italia (+55% rispetto all’anno precedente), due sono anche nella Tuscia. Siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni quelli con l’incremento maggiore a livello nazionale: è pessimo il bilancio dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente.

“Tra gli impatti più critici e devastanti degli ultimi anni in Italia, verrà ricordato il lunghissimo periodo di siccità che ha colpito gran parte del centro nord nel 2022. Secondo i dati di Isac-Cnr – riporta l’associazione - nei primi sette mesi dell’anno le piogge sono diminuite del 46% rispetto alla media degli ultimi trent’anni. Cruciale la prima parte dell’anno con cinque mesi consecutivi gravemente siccitosi, e un’anomalia, da gennaio a giugno, pari a -44% di piogge, equivalente a circa 35 miliardi di metri cubi di acqua in meno del normale”. A livello regionale, la Lombardia è la regione che registra più casi, ben 37, seguita dal Lazio e dalla Sicilia, con rispettivamente 33 e 31.

In autunno è decisamente peggiorata la situazione del centro.

Qui il deficit idrico si è collocato tra il 30 e il 40%, solo grazie alle piogge di fine estate, con inevitabile impatto sugli ecosistemi. In particolare Umbria e Lazio sono state le più colpite.

La siccità è andata a braccetto col caldo estremo. Decine di città hanno infatti visto il superamento di diversi record storici per le temperature estreme. “Il mese di giugno – si legge nel report - ha visto un’anomalia della temperatura 0media di +3,3°C se consideriamo l’Italia nel suo insieme, con punte di 41,2°C a Guidonia Montecelio (Rm), 40°C a Prato, Firenze, Viterbo e Roma”.

Questi livelli di caldo eccezionale, prolungati per settimane e mesi in gran parte del Paese, hanno inevitabilmente portato a gravi conseguenze sulla salute umana. L’ondata di calore che ha impattato più duramente è stata quella della seconda metà di luglio, con un aumento di mortalità che ha raggiunto il 36% in tutte le aree del Paese, ma in particolare in alcune città del nord. Tra le più colpite – oltre Torino che ha visto un eccesso di mortalità pari a +70%, a cui segue Campobasso (con +69%), poi Bari (+60%), Bolzano (+59%), Milano e Genova (+49%), Firenze (+43%), Catania (+42%) - c’è anche Viterbo con +48%.

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