Il nuovo volto in panchina è di quelli famosi: Bertotto è stato per anni il simbolo dell’Udinese in serie A e dopo la carriera da calciatore ha iniziato subito a lavorare in panchina: un lavoro meticoloso con lo sguardo rivolto ai giovani che lo ha portato a sposare la Viterbese. “Per me era necessario ripartire insieme a persone che credessero in un progetto tecnico vero e serio – spiega il nuovo mister gialloblù – l’offerta della Viterbese è arrivata all’ultimo, ma qui c’è un ambiente e una proprietà ambiziosa che mi hanno spinto ad accettare la proposta con entusiasmo”. Feeling creato in poco tempo e uno sguardo alla stagione che sta per partire. “La squadra è da completare e la società sta lavorando per farlo. Il gruppo che ho a disposizione qui nel ritiro di Chianciano è di ottimo livello, ma faremo altre operazioni per migliorare la rosa. Non m’interessa il grande nome: quando valuto un giocatore non guardo l’età o la carriera, ma l’aspetto comportamentale e tecnico: con me gioca chi merita”.
Il girone appena nato, la Coppa Italia e il campionato: il Bertotto pensiero è ampio e il tecnico non si tira indietro. “Il girone A sarà duro e pieno di squadre ricche di blasone. Penso ad Alessandria, Piacenza, Pisa e Livorno e capisco che saranno domeniche affascinanti. Noi dobbiamo continuare a lavorare duro: la partenza in leggero ritardo non ci creerà particolari problemi e il test in Coppa Italia domenica prossima sarà importante per noi”.
La chiosa finale è per i tifosi. “In questo nostro nuovo percorso mi auguro di avere vicino i tifosi della Viterbese: tutti vogliamo il bene della squadra e avere i tifosi al nostro fianco ci darà sicuramente una spinta in più”.
Intanto arriva il botto in difesa, con la Viterbese che prende il difensore dell'Entella, Simone Sini, vero lusso per il campionato di serie C.
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