La caratterizzazione prevede scavi e sondaggi anche in profondità per capire quali materiali sono stati interrati. Nel frattempo, la Provincia è stata incaricata di fornire il catasto dei pozzi presenti nella zona e da cui alcuni casali si approvvigionano. Ottenuto l’elenco, verranno eseguite analisi anche sulle acque. Sono state poi inserite clausole che prevedono il monitoraggio delle campagne limitrofe ai terreni sequestrati. Insomma, dopo anni in cui di concreto non si è mosso nulla ora il piano c’é. “Sono molto soddisfatto – ammette Uzzoletti – perché il confronto con Regione, Asl, Provincia e Arpa è stato positivo. Abbiamo approvato la caratterizzazione proposta da Vincenzo Piscopo dell’Università della Tuscia e integrata dalle richieste dell’agenzia regionale per l’ambiente, che poi materialmente eseguirà i campionamenti e le analisi. Ora ci impegneremo perché la Regione ci aiuti, finanziandoci il costo dell’intervento”.
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