Giornali attaccati con lo scotch su tutti i vetri, sulla maniglia esterna lato conducente uno di quei cartelli «do not disturb» che si appendono alla porta quando si vuole stare tranquilli. E davanti allo sportello del conducente un paio di scarpe nere con alti tacchi a spillo, sopra le quali è stato lasciato anche un paio di mutande rosse di pizzo.
E' così che stamattina la sindaca Chiara Frontini ha trovato la sua auto, una sorpresa amarissima in seguito alla quale sono piovuti attestati di solidarietà da mondo della politica, dell'associazionismo e della società civile. Proprio per un gesto che di civile invece non ha nulla.
La sindaca ha subito chiamato le forze dell'ordine, sul posto è arrivata la scientifica per i rilievi, mentre a condurre le indagini è la Digos. Solidarietà, si diceva: sul fronte politici a palazzo dei Priori è stata espressa da Fratelli d'Italia, Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Lega e dal presidente della Provincia Alessandro Romoli. E poi anche da molti altri settori. Nelle prossime ore l'elenco è destinato ad allungarsi, per stigmatizzare un gesto studido e lesivo della dignità della persona.