Unitus: premiato un progetto orientato a realizzare tecnologie per l'edilizia ecosostenibile

Unitus: premiato un progetto orientato a realizzare tecnologie per l'edilizia ecosostenibile
di Carlo Maria Ponzi
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Domenica 30 Gennaio 2022, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 10:47

Si chiama “Ecoplaster: biostabilizzato per edilizia ecosostenibile” l’ultimo progetto dell’Università della Tuscia, vincitore di un bando del ministero della Transizione ecologica. per il cofinanziamento di progetti di ricerca orientati allo sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclaggio ed il trattamento di rifiuti (non rientranti nelle categorie già servite da consorzi di filiera), nonché all’ecodesign dei prodotti e alla corretta gestione dei relativi rifiuti,

Il progetto, proposto da alcuni ricercatori e professori di due dipartimenti: Deim (economia, ingegneria, società e impresa) e Dibaf (innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali), coordinati da Marco Barbanera - docente di “Efficienza energetica e impatto ambientale” avrà la durata di 24 mesi e un costo totale di oltre mezzo milione di euro.

«Il principale obiettivo del progetto – sottolinea il rettore Stefano Ubertini - è il recupero e la valorizzazione del compost fuori specifica e del percolato, materiali che attualmente vengono smaltiti rispettivamente in discarica e in impianti di depurazione, e che saranno invece utilizzati per la produzione di malte per intonaci eco-sostenibili, impiegati per migliorare le prestazioni energetiche e ambientali degli edifici in un’ottica di economia circolare».

Non solo. «I ricercatori di Unitus – rivela Marco Brabanera - svilupperanno anche un processo per produrre, dai materiali di scarto, polimeri biodegradabili utilizzabili come bioplastiche o   nel packaging alimentare.

L’iniziativa sarà articolata in quattro fasi e, in una prospettiva di medio/lungo termine, si propone di ottenere un rapido trasferimento tecnologico dei risultati raggiunti, prevedendo l’industrializzazione del processo di produzione e la commercializzazione dell’intonaco Ecoplaster, agevolato dal partenariato di due aziende del territorio, Ecologia Viterbo Srl e Kimia Spa»”. 

«Per l’Università della Tuscia - conclude il rettore - un’ulteriore conferma sul tema dell’economia circolare che ne caratterizza da anni la ricerca e l’offerta formativa: con la valutazione conseguita pari a 84,83/100 rientra nel novero dei soli 8 progetti in Italia ad avere ottenuto il finanziamento. Una ricerca importante ed una opportunità per la sostenibilità ambientale ed economica della filiera produttiva interessata».

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