L’ipotesi di vendere entrambe le farmacie, rilanciata su queste colonne dopo l’incontro di lunedì sera, ieri ha mandato in fibrillazione il Pd. Soprattutto Aldo Fabbrini, che ha la delega alle società partecipate, non d’accordo con l’impostazione del capogruppo Francesco Serra. Ma non era l’unico. I due in consiglio hanno avuto un lungo faccia a faccia. Sempre Serra, insieme al sindaco Michelini, la sera prima era stato a cena con Cesare Curcio, presidente della Francigena - che gestisce anche le farmacie comunali. Con la discussione di ieri i capigruppo hanno dato mandato al sindaco di procedere con un’impostazione precisa. Sarà venduta solo la farmacia de La Quercia: entrata prevista un milione di euro. L’intenzione è chiudere entro fine anno: quei fondi, non subito disponibili, finiranno non nella spesa corrente ma in quella per investimenti.
I dipendenti, 4 o 5, verranno assorbiti dall’altra farmacia a S. Barbara. Considerando che nella società altri 15 hanno accettato il prepensionamento, chi vi lavora è salvaguardato. Il discorso Francigena si chiude con la messa a bando del settore tecnologico, rimandata al 2015. Capitolo tasse. La Tasi rimane ferma al 2,2 con l’esenzione dei redditi sotto i 20 mila euro. Le entrate arriveranno dall’aumento dell’Irpef, meno impattante per i cittadini. Qui resta l’ultimo nodo: se ritoccarla di 1 o 1,2 punti. Ora: un punto vale 850 mila euro, per togliere quello 0,2 l’assessore Luisa Ciambella (nella foto) e gli uffici stanno valutando tagli per 2-300 mila euro.
Intanto ieri in consiglio Giulio Marini (Fi) ha interrogato l’assessore Antonio Delli Iaconi su Ferento: gli organizzatori hanno contributi della Regione di 30mila euro, il Comune ne metterà 40 mila per le date di Elio e le storie tese e Pino Daniele. La delibera ancora non c’è e il costo del biglietto resta altissimo.
Massimo Chiaravalli
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