Terremoto nel Reatino, è gestito da volontari viterbesi l'unico campo rimasto attivo

Terremoto nel Reatino, è gestito da volontari viterbesi l'unico campo rimasto attivo
di Federica Lupino
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Martedì 18 Ottobre 2016, 17:19
Terremoto, l’unico campo di accoglienza rimasto aperto è quello di Saletta. La struttura, voluta dalla Regione Lazio, è gestita dal coordinamento Aeopc Italia, in particolare dai gruppi di protezione civile di diversi comuni della provincia. Il capo campo è Alessandro Sacripanti della Aeopc di Tarquinia e lì si alternano in gruppi da 15 volontari provenienti da Viterbo, Marta, Corchiano, Castel Sant'Elia, Soriano nel Cimino, Barbarano Romano, Vignanello, Tuscania, Bomarzo, Farnese, Civitella d’Agliano e Vallerano. 

Ieri, come previsto dall’ordinanza del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, tutte le strutture di accoglienza sono state smantellate. L’unica eccezione è appunto quella della piccola frazione di Saletta, che rimarrà ancora per qualche settimana come punto di riferimento per tutti i cittadini che non verranno subito sistemati in hotel o in seconde case. “Non per tutti gli sfollati – racconta Sacripanti – sarà possibile raggiungere subito le abitazioni a cui sono stati destinati. Proprio loro potranno rivolgersi a noi per avere ospitalità in questa fase di stallo”.

A Saletta attualmente sono rimaste poche famiglie, ovvero una decina di persone che nei prossimi giorni troveranno soluzioni alternative alle tende. Nel frattempo la Protezione civile della Regione Lazio, di concerto con il sindaco di Amatrice, ha ordinato che rimanga operativo per qualsiasi altra esigenza alla popolazione. “Rimarremo a Saletta – conclude Sacripanti - finché si renderà necessaria la nostra presenza con una mensa, mezzi e attrezzature utili al superamento dell'emergenza”.