Tasse comunali, aumento di 45 euro per ogni viterbese

Tasse comunali, aumento di 45 euro per ogni viterbese
di Luciano Costantini
2 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Agosto 2015, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 19:29
Il 20 agosto scatterà in Consiglio comunale la discussione sul bilancio. «E per Michelini e i suoi sarà un autentico Vietnam», parola dell'ex primo cittadino, Giulio Marini, leader di Forza Italia, che sposa in pieno il bellicoso avvertimento già lanciato dal leader di Fondazione, Gian Maria Santucci. Marini, cifre alla mano, spiega le ricadute della manovra sulle teste dei viterbesi: i 3 milioni di aumento della pressione fiscale (+0,8), sono stati ridotti a circa 2 milioni e 700.000 euro (+0,76) grazie al recupero dei soldi dell'Imu agricola. La frazione più ricca della torta arriverà dagli introiti Irpef (1.400.000 euro), il resto dai proventi dell'Imu (600.000) e della Tasi (700.000). Cosa vuol dire per le tasche dei cittadini? Magari il rendiconto sarà banale, ma può semplificare il quadro: circa 45 euro a testa per i sessantamila abitanti del capoluogo, da zero a cento anni. E più di 90 per le trentamila famiglie se, come attesta l'Istat, ogni nucleo è costituito mediamente da due persone. Ma questa è la media, per molti la quota da versare sarà molto più alta.

Si tratta di risorse finanziarie messe nel bilancio di previsione che, in quanto tali, non costituiscono però entrate certe soprattutto perché negli anni le disponibilità si sono progressivamente asciugate. Più semplicemente sono tasse sulla carta, non nelle casse di palazzo dei Priori. «L'80-85% garantito fino a qualche anno fa, è sceso di almeno il 10%», spiega Marini. Comunque vada è un ulteriore salasso per le trentamila famiglie viterbesi, con un reddito medio di circa 13 mila 500 euro pro capite e che in tre anni - ha puntualizzato la Corte dei Conti - hanno visto aumentare il carico fiscale del 22% con una riscossione intorno ai 640 euro a testa. «Un incremento della tassazione era inevitabile dopo i tagli di milioni di trasferimenti statali», ha ribadito in più occasioni l'assessore al Bilancio, Luisa Ciambella. «E invece io credo - replica l'ex sindaco - che qualcosa di più e di meglio si dovesse fare. Per esempio, ridurre la spesa corrente, mentre lo scorso anno l'hanno aumentata. Hanno innalzato i ticket per le mense dimenticando che quattro anni fa, quando lo proposi, mi costrinsero a fare marcia indietro. Non hanno fatto una piega quando la Regione ha quasi azzerato i contributi per le Rsa (le spese di assistenza residenziale) semplicemente per non entrare in rotta di collisione con la Pisana la cui giunta è dello stesso colore politico, mentre potevano almeno presentare un ricorso al Tar. La verità è che Michelini e i suoi sono in un mare di guai. Hanno solo appesantito il carico fiscale senza dare un segnale diverso».