Super stipendi ai sindaci: «Bene, ma non a Frontini»

Super stipendi ai sindaci: «Bene, ma non a Frontini»

Super stipendi ai sindaci: «Bene, ma non a Frontini»
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 19:44

I sindaci se lo meritano, quell’aumento di indennità. Ma a Viterbo no. O meglio: non Chiara Frontini. Perché se da una parte il raddoppio è giustificato dalla mancanza di tutele - «non hanno le spalle coperte come i parlamentari» - dall’altra «a noi quando stava all’opposizione diceva di ridurci lo stipendio». Parole e musica sono del capogruppo della Lega a palazzo dei Priori, Claudio Ubertini, e della consigliera di Fratelli d’Italia Antonella Sberna. Due che fino a un paio di anni fa sedevano sui banchi della giunta nella precedente amministrazione targata Giovanni Arena e Frontini queste cose gliele rinfacciava dalla minoranza.

L’opportunità amministrativa dell’intervento del governo dunque con questi ruoli in campo lascia presto spazio all’opportunismo in chiave politica. «Indennità raddoppiata a oltre 9mila euro lordi? Sono sempre 6mila netti.

Ma sono dell’idea che se uno fa il sindaco - dice Ubertini - lo stipendio se lo guadagna». Pur avendo alle spalle anni e anni da assessore, quella del primo cittadino «è un’attività che non farei mai, neanche per 9mila euro: non si campa più. E poi grazie a Dio ho un mio lavoro. Probabilmente per chi non fa niente è un’occupazione molto interessante».

Dal verde Lega al tricolore FdI: anche Sberna concorda sul punto. «La norma in sé può sicuramente aver premiato l’impegno degli amministratori locali, che dal punto di vista normativo sono quelli più penalizzati - spiega - va dunque nella direzione di rivalutare le responsabilità dei sindaci e degli assessori». Su palazzo dei Priori però cala subito il distinguo. «Qui - continua Sberna - abbiamo un sindaco che si incatenava: ha fatto della comunicazione antipolitica uno dei suoi cavalli di battaglia. E adesso Frontini è la prima che beneficia della modifica normativa al 100 per cento, senza decurtarsi nemmeno un euro. La domanda è una sola: come mai predica bene e razzola male?». Della serie fatti una domanda e datti una risposta, eccola: «È la demagogia usata per vincere le elezioni, poi una volta seduta sulla poltrona del potere tutte le battaglie fatte nel nome del populismo vengono meno. Delle due l’una: o decurta o chiede scusa a chi ha criticato prima».

Ubertini segue a ruota. «Sul punto la sindaca tace, non risponde: si sta rimangiando tutto ciò che diceva quando era consigliere di opposizione - commenta il leghista – e si è dimenticata quello che diceva in campagna elettorale. Ha rimosso il passato, tutto ciò che contestava. Criticò noi per il fatto che c’erano troppi assessori, diceva che dovevamo ridurci lo stipendio. E dire che prendevamo 2mila euro. Si trincera dietro il fatto che paga il governo». Solo fino all’anno prossimo, poi? «Quantomeno già oggi Frontini si dovrebbe impegnare a dire che finché contribuisce lo Stato va bene, poi ritornerà indietro. Ma sicuramente non lo farà. Quando c’era da parlare era brava, nei fatti molto meno». Sberna chiude con una chicca: «La sindaca ha raddoppiato pure il compenso dell’amministratore di Francigena. Tutto quello che facevamo noi era sbagliato, poi quando si tratta di loro va bene».

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