Stipendi fermi al 2012, lavoratori verso lo sciopero a Villa Immacolata, Villa Santa Margherita e L'Assunta

Stipendi fermi al 2012, lavoratori verso lo sciopero a Villa Immacolata, Villa Santa Margherita e L'Assunta
di Federica Lupino
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Domenica 17 Dicembre 2023, 05:20

Quasi 500 lavoratori coinvolti in tutta la provincia, suddivisi tra le tre strutture di Villa Immacolata a Viterbo, Villa Santa Margherita a Montefiascone e la Rsa L’assunta a Bassano Romano. Sono le diverse figure sanitarie che dal 2012 non ricevono alcun rinnovo contrattuale. Significa che il costo della vita aumentato alle stelle sulle loro famiglie pesa ancora di più perché non hanno ottenuto alcun adeguamento. Ed ecco allora che la misura è colma: dal primo dicembre proclamato lo stato di agitazione per tutte le strutture associate ad Aris, l’associazione religiosa istituto socio-sanitari. Domani assemblea aperta a Villa Immacolata, il cui direttore generale (Michele Bellomo) è anche presidente di Aris regionale, con appuntamento dalle 11 alle 14 nello spazio aperto di fronte all’ingresso del complesso. E poi il 31 gennaio sciopero indetto dai confederali.

Eppure, un tentativo di accordo c’era stato. Come raccontano Antonino Ferrigno (Fp-Cgil), Francesco Guitarrini (Fp-Cisl) e  Maurizio Bizzoni (Fpl-Uil), il 6 dicembre al ministero del Lavoro il tentativo di conciliazione tra Aris e sindacati si era concluso con un nulla di fatto. “L’iniziativa – spiegano i tre sindacalisti - si rende necessaria per manifestare contro il comportamento dell’associazione datoriale che nega con il suo comportamento il riconoscimento delle ragioni e della dignità di tutti i lavoratori del comparto che oramai “sopravvivono” con uno stipendio fermo al 2012”.

Una chiusura quella di Aris che cozza con la linea adottata da realtà equivalenti: l’Aiop, associazione italiana ospedalità privata, in vista del rinnovo contrattuale a gennaio ha siglato coi sindacati un accordo ponte.

Cosa significa in soldoni il mancato rinnovo? Che un infermiere delle tre strutture guadagna al mese 1.596 euro lordi, ovvero 1.300 circa netti. La stessa cifra di 11 anni fa, appunto. E con l’accordo ponte in vista del rinnovo gli spetterebbero invece 2.506 euro netti. Una perdita, quindi, che in media si attesa sui 200 euro al mese per dipendente, cifra che sul budget di molte famiglie potrebbe fare la differenza.

“Per questo motivo – continuano Ferrigno, Guitarrini e Bizzoni – al fine di rivendicare stesso lavoro, stesso salario, stessi diritti di un servizio che è integrato nel sistema sanitario regionale, l’assemblea a Villa Immacolata è preparatoria rispetto allo sciopero proclamato a fine gennaio”.

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