Senzatetto trova riparo in un tabacchificio dismesso: arrestato per tentato furto

Tribunale
di Maria Letizia Riganelli
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:32

Senzatetto trova riparo in un tabacchificio dismesso e viene arrestato per tentato furto. E’ finita ieri mattina “l’odissea” giudiziaria di un uomo senza fissa dimora, assistito dall’avvocato Carlo Mezzetti, che il 6 gennaio del 2021 venne arrestato dai carabinieri di Viterbo in un capannone sulla Tuscanese.

Il giudice del Tribunale lo ha assolto per non aver tentato nessun furto. L’uomo cercava solo un riparo dal freddo invernale. «Siamo stati allertati - ha spiegato un carabiniere intervenuto - dal proprietario dell’ex tabacchificio. Disse che aveva prima visto un uomo girare intorno al suo immobile e poco dopo di averlo visto saltare all’interno della proprietà. Così intorno alle 17.30 ci siamo recati lì».

L’ex tabacchificio, ormai dismesso, all’interno aveva solo poche cose. «C’erano delle tavole di legno, qualche sedia e della spazzatura. Poi in un angolo abbiamo trovato un fornello da campeggio e degli indumenti, probabilmente dell’uomo che era entrato.

Lui era accucciato e nascosto dietro a delle cose lasciate nel capannone. Lo abbiamo arrestato e portato in centrale». Durante l’identificazione i carabinieri hanno scoperto che l’uomo comprendeva poco l’italiano e non aveva un regolare permesso di soggiorno per restare in Italia. «Era senza fissa dimora - ha affermato l’ex comandante della radiomobile -, non c’era nessuna residenza e gli oggetti ritrovati nel tabacchificio erano sicuramente suoi».

A far il prima l’arresto e poi il processo sarebbe stata la denuncia presentata dal proprietario dell’immobile, che ieri però non è venuto a testimoniare. Le sue parole sono state però acquisite tramite la denuncia querela. Il pm al termine dell’istruttoria ha chiesta un’assoluzione. Richiesta condivisa anche dall’avvocato Mezzetti: «E’ chiaro che non c’è stato nessun tentativo di furto. Si stava solo riparando dal freddo». Il giudice Alessandra Ajello lo ha assolto perché il fatto non sussiste.

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