Scuola, è caos nel Viterbese: mancano oltre 400 insegnanti. Istituti costretti a orari ridotti

Scuola, è caos nel Viterbese: mancano oltre 400 insegnanti. Istituti costretti a orari ridotti
di Federica Lupino
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Venerdì 16 Settembre 2016, 12:58
Mancano 312 insegnanti di sostegno, 52 docenti nelle superiori e una quarantina alle medie. Benvenuti nella Buona scuola.  “La riforma targata Stefania Giannini ha prodotto solo caos. Al di là delle dichiarazioni del ministro secondo cui va tutto bene, non abbiamo mai vissuto un avvio di anno tanto complicato”, assicura Brunella Marconi, segretaria della Cisl-scuola. Alcuni istituti sono costretti all’orario ridotto perché le aule sono scoperte (come il Midossi di Civita Castellana), altri ricorrono ai doppi turni degli insegnanti oppure alle chiamate dirette per supplenze brevi. E ci sono casi eclatanti come quelli di Oriolo Romano dove una sezione dell’infanzia è rimasta completamente scoperta: nemmeno un insegnante nominato. Oppure a Bassano Romano, dove in una classe della primaria tutte le cattedre sono vuote.

Il perché di questo marasma? “Le operazioni che sinora gli uffici svolgevano entro agosto così da far partire le lezioni senza intoppi ancora non si sono concluse – spiega Marconi – a causa della riforma che ha previsto due fasi di immissioni in ruolo. Gli uffici scolastici periferici, come quello di Viterbo, stanno lavorando con poco personale e orari infernali per porre rimedio al caos creato dalla riforma”.  Ma servirà ancora molta pazienza: per le secondarie, ad esempio, ci vorrà almeno un altro mese prima che tutti i professori vengano nominati.

Particolarmente critica la condizione degli alunni diversamente abili: abbandonati a loro stessi, con i dirigenti scolastici che cercano di rimediare alla ben’e meglio, assumendosi grosse responsabilità. Nello specifico, i dati raccolti dalla Cisl denunciano una situazione al limite del collasso: restano scoperti 106 posti alla primaria, 70 all’infanzia, 82 alle medie e 54 alle superiori. Significa, appunto, che oltre 300 studenti con difficoltà non hanno accanto la figura professionale che dovrebbe aiutarli.

“Ci vorrà ancora diversi giorni prima che vengano nominati e –continua la sindacalista – si ricorrerà a insegnanti senza titoli perché i docenti di sostegno sono insufficienti. Al momento, siamo di fronti a situazioni davvero delicate con ragazzini che non possono essere lasciati soli”. Anche nelle altre discipline i problemi abbondano: alle medie mancano 24 cattedre di matematica, 11 di italiano, 2 di educazione fisica e altrettante di strumento musicale. Le ore che saltano in tutte le scuole sono centinaia.

“L’unica responsabilità di questi pasticcio è del ministero. Se non ci fossero i dirigenti a farsi in quattro trovando a volte situazioni tampone anche molto fantasiose la scuola non potrebbe essere garantita. E i dipendenti dell’ex provveditorato hanno carichi di lavoro disumani. Altro che buona scuola”, chiude Marconi.
 
 
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