Ecco cosa è successo, appena otto giorni dopo l’inaugurazione della strada. «La dinamica dell’incidente – dice Porroni – è semplice. Un’auto proveniente da Vetralla si è correttamente inserita nella corsia di immissione per girare a sinistra verso strada Ponte Sodo. Quella della persona poi deceduta arrivava nello stesso senso di marcia, ma invece di proseguire sulla propria corsia, a destra, ha superato a sinistra il mezzo che doveva girare, andando a impattare con l’auto che veniva in senso opposto» su cui viaggiavano i due anziani rimasti feriti. La versione è stata confermata dal conducente del terzo mezzo, rimasto illeso.
Perché quella manovra? «Non si capisce per quale motivo abbia fatto questo sorpasso». L’incidente è stato causato dal tratto non sicuro? Su questo il comandante è deciso: «Ho visto che ci sono polemiche – continua Porroni – ma qui non si tratta della pericolosità dell’incrocio. E’ stata fatta purtroppo una manovra fuori da ogni logica. Se si sta dietro una macchina che deve girare a sinistra non si va a sorpassarla. Mi dispiace molto per questo ragazzo, ma il frontale non è da imputare all’incrocio: la manovra è stata sconsiderata. Sarebbe potuto accadere in qualsiasi altro punto».
L’incidente mortale ha fatto scalpore perché avvenuto ad appena una settimana dall’inaugurazione di strada Ponte Sodo. L’assessore Alvaro Ricci preferisce non pronunciarsi, ma tutti si chiedono se si poteva evitare, questo ed eventuali futuri. «Ne parlerò con il sindaco: anche lui – conclude Porroni - mi ha chiesto lumi sulla dinamica dell’incidente. Certo, poi si può implementare la segnaletica o si possono mettere delle bande rumorose. Ma ripeto: non attribuirei la responsabilità dell’incidente alla pericolosità dell’incrocio».
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