L’incidente è avvenuto l’8 marzo 2012 sulla linea Viterbo-Civita Castellana-Roma. L’auto sulla quale viaggiava il ragazzo è finita contro il treno in transito. La Procura di Viterbo, qualche giorno dopo lo schianto, ha aperto un fascicolo per tentato disastro ferroviario e guida in stato di alterazione psicofisica. Secondo il pm, «il trentenne giunto in corrispondenza del passaggio al livello, per colpa di un’imprudenza e in particolare per aver guidato in stato di alterazione psicofisica, non si sarebbe reso conto dell’entrata in funzione del dispositivo luminoso e sonoro e non avrebbe quindi rispettato il segnale di stop».
Accusa però che non convince il giudice. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Giovanni Bartoletti, è assolto da ogni capo d’imputazione.
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