Santa Rosa, lassù, si sarà turata le orecchie. «Se non ci volete nella giuria del concorso di idee, allora il 3 settembre ognuno per la sua strada»:
è il messaggio non certo d’auguri spedito dal Sodalizio al consiglio comunale di ieri, messaggio che sintetizza - e racchiude - la forte spaccatura consumata nella lunga discussione sulle linee guida per il bando di scelta della nuova Macchina. «Ricordo ai Facchini che è la festa di Santa Rosa, non la loro», la replica del capogruppo del Pd, Francesco Serra. E il suo omologo di Oltre le mura, Maurizio Tofani: «E’ una minaccia? Se questo è il modo di rivolgersi ai rappresentanti della città resteremo sempre dei provinciali».
Il clima, molto teso nella sala d’Ercole, resta acceso. Le regole ora ci sono, ma sono state votate solo dalla maggioranza (a sua volta d’accordo a malapena), chiamata a fare in fretta visti i tempi strettissimi; ma sono regole contestate da più fronti. A cominciare dal fatto che l’atteso concorso di idee risulta molto annacquato: saranno dei tecnici, individuati da un dirigente, a scegliere. E dal giudizio, oltre ai Facchini, resteranno fuori la Curia e quella giuria popolare tanto auspicata in precedenza.
