Rifiuti, vertice a Perugia: verso il commissariamento

Rifiuti, vertice a Perugia: verso il commissariamento
di Renato Vigna
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 19:27
Appalto dei rifiuti nel capoluogo, appare inevitabile arrivare al commissariamento. E' l'epilogo di una vicenda - i segnali erano emersi la scorsa settimana - che ha visto ieri alla prefettura di Perugia l'avviso agli amministratori delle città coinvolte dal ciclone Gesenu. La conferenza dei servizi appunto verteva sui requisiti previsti dall'articolo 32 della legge anticorruzione, per attivare le misure straordinarie (commissariamento, appunto) «per consentire la prosecuzione dei contratti pubblici in essere con la società Gesenu, recentemente raggiunta da provvedimenti interdittivi per la legislazione antimafia». il prefetto si è riservato di assumere le relative determinazioni, verificati i contatti del caso con l'Autorità nazionale anticorruzione (il giudice Cantone).

Alla riunione presieduta dal prefetto Antonella De Miro, oltre agli amministratori e ai dirigenti della direzione del Lavoro e delle Asl dell'Umbria, anche il sindaco di Viterbo e amministratori di Montefiascone. Per quello che riguarda il capoluogo viterbese, Gesenu è la società di maggioranza (al 51%) di Viterbo Ambiente, titolare dell'appalto per raccolta e smaltimento dei rifiuti sul territorio.



Al termine della riunione due le linee guida emerse secondo le indicazioni del prefetto: «Garantire, nell'interesse pubblico, la prosecuzione di funzioni e servizi la cui interruzione inciderebbe su diritti fondamentali costituzionalmente garantiti». Inoltre la direzione territoriale del Lavoro «ha evidenziato il rilevante impatto che l'interruzione dei contratti potrebbe determinare sui livelli occupazionali e in particolare del comparto dell'igiene ambientale».