Rientro a scuola tra banchi e cattedre vuote: molti alunni e docenti a casa, supplenti cercansi

Una scuola di Orte
di Federica Lupino
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Martedì 11 Gennaio 2022, 04:50

Ci sono classi mezze vuote perché molti alunni sono positivi. Altre in cui una parte degli studenti ha chiesto l’attivazione della didattica a distanza perché in isolamento o in quarantena, mentre la restante è regolarmente seduta sui banchi. Poi, ci sono i docenti assenti perché in malattia, oppure altri che hanno scelto il congedo pur di non vaccinarsi e quelli che hanno ricevuto proprio ieri il decreto di sospensione. Il rientro a scuola dopo la pausa natalizia è fatto di tante mancanze, compresa quella delle mascherine Ffp2 che alcune scuole hanno iniziato ad acquistare per destinarle ai docenti dell’infanzia (dove i piccoli non portano la mascherina, quindi vanno protetti i grandi) o a quelli assegnati ad alunni esonerati dalla vaccinazione, in quanto le forniture del Miur non sono ancora arrivate. Da segnalare, invece, che molti alunni, seppur positivi o in quarantena, hanno preso parte alle lezioni in dad. Anche alcuni docenti contagiati hanno garantito il servizio, se asintomatici.

Nel capoluogo, ieri all’istituto comprensivo Ellera mancavano una 20ina di docenti. L’assenza di alcuni era già nota dai giorni scorsi, così la segreteria ha lavorato anche di domenica per le sostituzioni. “Per ora – racconta la dirigente scolastica, Claudia Prosperoni – ce l’abbiamo fatta. Abbiamo faticato molto a coprire le assenze, ricorrendo anche ai supplenti che però è sempre più difficile reperire. Alcune graduatorie, come quelle della primaria, sono esaurite. Lo stesso accade per specifiche classi di concorso, per cui spesso dobbiamo ricorrere alle messe a disposizione”.

Prosperoni è dirigete anche del liceo scientifico Ruffini di Viterbo. “Anche qui abbiamo registrato varie assenze. Già eravamo a conoscenza di docenti in isolamento o in quarantena. Per ora – assicura – siamo riusciti a garantire il servizio per tutti”. Molte le classi, soprattutto al liceo, in modalità mista con richieste di attivazione della dad in aumento.

“Per i prossimi giorni – aggiunge Prosperoni – dovremo fronteggiare gli effetti della riapertura. Non sarà una gestione facile, soprattutto se dovessero esserci positivi tra gli alunni: attiivare la dad in base al numero di casi per classe, andando a verificare chi è vaccinato e chi no, richiederebbe una unità di personale dedicata che però non abbiamo”.

Anche altrove stesso quadro: a Canino 77 assenti all’infanzia, 33 alla primaria, 30 alla secondaria di primo grado; al Pio Fedi di Grotte Santo Stefano oltre 100 ragazzini a casa tra infanzia e primaria, una 50ina alle medie e una 20ina tra i professori mentre il numero di collaboratori mancanti è più basso. E ancora, a Tarquinia, in dad decisa dal sindaco, pochissime le assenze: molti, affetti da Covid, hanno partecipato alle lezioni ugualmente, mentre a Montalto di Castro mancavano 53 alunni e 2 docenti alla primaria 53 alunni e 2 docenti assenti, con tutte le 13 classi in didattica digitale integrata e notevoli problemi di connessione.

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