Posti in piedi al duomo di Civita Castellana per il concerto della banda musicale di Calcata

Posti in piedi al duomo di Civita Castellana per il concerto della banda musicale di Calcata
di Ugo Baldi
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Domenica 30 Dicembre 2018, 17:28
Concerto di fine anno da applausi nel Duomo di Civita Castellana (Viterbo) per la Banda musicale di Calcata.
All’appuntamento, patrocinato dall’amministrazione civitonica, hanno partecipato moltissime persone che oltre a riempire la Cattedrale hanno apprezzato la professionalità dei musicisti e i temi scelti, diretti dal maestro Carlo Parretti.

In prima fila il sindaco Gianluca Angelelli, l’assessore al Turismo Letizia Gasperini e il primo cittadino di Calcata, Sandra Pandolfi, e il parroco don Alessandro Profili. I brani sono stati presentati da Miriam Teofili.

Il programma si è aperto con il Te Deum, ed è proseguito con, Concerto d’Amore, Sinfonia Classica, Fantasia, temi dal Film di Walt Disney, Arioso, J. S. Bach, Santana Portrait, The Blues Factory, Oh Happy Day e si è concluso con l’ Inno di Mameli. La Banda Musicale di Calcata è stata ricostituita nel 2003 dopo anni d’inattività, da persone volenterose e amanti della musica.

Sin dal primo momento la direzione artistica é stata affidata al maestro Carlo Parretti, che nel corso di questi anni, operando con passione e tenacia, ha portato il gruppo musicale ad esibirsi con successo. Il repertorio musicale arricchitosi nel corso di questi anni, comprende oltre ai classici brani bandistici, musiche e sinfonie tratte dalle piú celebri opere liriche, musiche moderne, spaziando dal Jazz al Blues, alle colonne sonore di film.

«Da 15 anni la banda è sempre stata presente a tutte le manifestazioni civili e religiose del nostro paese. Il segreto della longevità del nostro gruppo è nel concepire la banda come un’occasione per riunire insieme tante persone diverse, per età, idee, conoscenze, capacità, ma con l’unico scopo di fare musica in un ambiente sempre amichevole. La Banda non è solo musica, ma un luogo di aggregazione culturale dove si possono coltivare sane amicizie, attraverso il linguaggio universale della musica che non conosce frontiere».
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