Extravergine da record nel Viterbese. La produzione 2022 di olio si conferma al top

Extravergine da record nel Viterbese. La produzione 2022 di olio si conferma al top
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Giovedì 24 Novembre 2022, 15:01

La produzione di olio extravergine con data 2022 segnerà numeri record per la provincia viterbese, che vanta (unica nel Lazio) due zone Dop. Per una di queste, quella di Canino, si parla addirittura di record assoluto: con un raccolto di frutti previsto di 120mila quintali, la spremitura delle olive potrebbe fruttare oltre 12mila quintali di olio, quantitativo raggiunto storicamente dal locale Oleificio sociale (attivo dal 1965) solo in rarissime annate.

Degustare l'olio novello passeggiando sulla Via Francigena, tra San Martino al Cimino e Tobia

Nel Viterbese la stagione olivicola ha registrato un andamento più o meno costante, segnando un raddoppio quantitativo rispetto all'anno scorso. Picchi produttivi hanno riguardato un po' tutta la provincia, in virtù di un'annata così detta di carica, dopo quella generalmente scarsa del 2021 (anche per gli effetti di una dannosa gelata di fine inverno). Molto ricchi i raccolti di olive nelle caratteristiche zone vocate, come Vetralla e Blera, con i loro comprensori, così come nelle zone agricole del capoluogo; sostenuti i numeri anche sui Cimini e per la Teverina. Meno produttiva è risultata l'area del lago di Bolsena, più colpita dal caldo torrido che ha inciso al momento della fioritura dell'ulivo.

L'extravergine 2022 del Viterbese presenta una qualità ottima, come da tradizione. La siccità estiva ha inciso sulla resa dell'olio (la percentuale di prodotto che diventa oro verde dopo le molitura), ma meno di quanto si temeva.

L'ulivo, pianta simbolo della biodiversità mediterranea, si è confermato ancora una volta più resiliente delle avversità climatiche. «Ma da noi molti coltivatori ad agosto sono arrivati a irrigare gli oliveti», hanno ricordato da Vetralla a proposito della lunghissima assenza di pioggia.

Capitolo non a parte, purtroppo, quello dei costi di produzione. Gli olivicoltori viterbesi, pur se in massima parte associati in cooperative con propri impianti, hanno subito gli aumenti di combustibili, energia elettrica e dei materiali di confezionamento (vetro, lattine, cartone ecc.). A fronte di un ritocco dei prezzi di molitura è seguito quello fisiologico dell'extravergine alla vendita. La media dell'Evo viterbese oggi sul mercato e tra i 10 e i 13 euro al litro. Con prezzi maggiori per le produzioni pregiate (bollini dop ecc.). «Forse non era questo l'anno più indicato - spiegano dall'Oleificio sociale di Canino - ma abbiamo colto l'opportunità per offrire anche l'olio biologico. E' una quota minima dell'intero raccolto dei nostri soci, costa un po' di più ma possiamo testare la risposta della clientela, per ragionare su un auspicabile sviluppo di questa produzione di eccellenza».

Nell'area di Canino, con i comuni limitrofi, all'oleificio sociale fanno capo oltre 1.100 soci coltivatori; un'attività di impresa che sostiene l'agricoltura di queste zone, azionando un volano economico importante.

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