Nella Tuscia cigs da record
Sos di Turchetti (Uil):
«In due mesi aumento del 200%

Nella Tuscia cigs da record Sos di Turchetti (Uil): «In due mesi aumento del 200%
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 25 Luglio 2014, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 11:41
Cassa integrazione, impennata impietosa nella Tuscia. Tra maggio e giugno l’incremento stato di oltre il 200 per cento. A rilevarlo il segretario generale della Uil, Giancarlo Turchetti, secondo il quale la provincia di Viterbo «in Italia è tra quelle che hanno segnato l’aumento più elevato. Una situazione che rischia di diventare l’anticamera del licenziamento».

I dati arrivano dal sesto rapporto della Uil, si parla di numero di ore: nel giro di un mese si è passati da 176.165 a 531.711. Si tratta di un più 201,8 per cento, per la precisione. Ma il termometro sale anche se si fa il raffronto con il 2013. «Rispetto a giugno dello scorso anno – dice Turchetti – l’aumento è del 71,4%. Da 310.197 ore a 531.711, con una cassa integrazione straordinaria passata, sempre nello stesso periodo, da 34.160 ore a 186.351». Ovvero, più 445,5 per cento. «Una situazione – spiega il segretario – che rischia di diventare l’anticamera del licenziamento in una provincia come la nostra, che più di tutte ha subito le conseguenze della crisi e che si colloca tra i territori italiani con la più alta sofferenza occupazionale».

C’è di peggio. «Il mancato finanziamento da parte del governo degli strumenti in deroga - continua - sta diventando ormai insostenibile per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici che aspettano da troppo tempo, in alcuni casi da oltre sei mesi, di percepire la cassa integrazione in deroga o l’indennità di mobilità. Un atteggiamento grave, che scarica sulle spalle di chi lavora tutto il peso della crisi».

Secondo l’assessore al Lavoro della Provincia, Andrea Danti, il dato era ipotizzabile, ma non in queste dimensioni. «La crisi la subiamo - commenta - ma non mi aspettavo fosse di una portata simile». Cosa ha influito? «Questo territorio vive di edilizia, settore attualmente ridotto ai minimi termini». I tagli dei trasferimenti statali hanno portato l’ente a stilare un bilancio in cui «la situazione è drammatica, però proprio in questi giorni - conclude Danti - si stanno chiudendo tre bandi che possono dare una boccata d’ossigeno: un milione di euro per imprese e formazione».
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