Viterbo, bimbo di 7 anni lascia il finestrino dell'auto abbassato: multa di 41 euro

L'avviso della multa
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 28 Giugno 2016, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 18:10
VITERBO - «Noi ridiamo e scherziamo, ma c’è gente che ti fa la multa perché tuo nipote di 7 anni si scorda il finestrino della macchina aperto». E la multa infatti è arrivata proprio per questo, in base al comma di un articolo del codice della strada raramente applicato, ma valido. E’ successo a un'utente viterbese: la polizia locale ha lasciato sul parabrezza dell’auto il temutissimo foglio rosa. La trasgressione? Avere il finestrino posteriore sinistro abbassato. Difficile per l’utente digerirlo, alla cassa però fanno comunque 41 euro. 

La sfortunatissima ragazza ha pubblicato la multa sul proprio profilo Facebook e il post è diventato subito virale, seguito da commenti tra l’ironico e l’indignato. «A Viterbo vietato avere caldo», oppure «Siamo su Scherzi a parte?», ma anche «Il ricorso è gratis, te lo pago io» le reazioni più gettonate. Poi c’è chi l’ha buttata sul ridere («E se uno ha un’auto cabrio?»), chi l’ha presa male («Se per rubare la macchina il vetro lo rompono va bene, se lo lasci tirato giù no») e pure chi avrebbe voluto lo stesso zelo in parti della città in cui si trasgredisce impunemente per cose ben più fastidiose, come le auto in doppia fila. E il commento dell'utente multato? Un laconico e sconsolato «Siamo proprio in Italia».

La multa purtroppo è legittima. Nasce infatti dalla violazione del comma 4 dell’articolo 158 del codice della strada, in base al quale «durante la sosta e la fermata il conducente deve adottare le opportune cautele atte a evitare incidenti ed impedire l’uso del veicolo senza il suo consenso». In pratica, tra le altre cose servirebbe anche a impedire il furto dell’auto. Ovvero, lasciare il finestrino abbassato contrasta con l’obbligo di custodire il mezzo, in modo da evitarne un utilizzo improprio. Comma raramente applicato, ma valido. Anche se per far respirare un bambino di 7 anni. Comunque, una boccata d’aria tra le più care della storia.
 
 
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