Ingegnosi e laboriosi, gli Etruschi, seppero sfruttare la fertilità del suolo e i ricchi giacimenti metalliferi delle loro terre ma le loro città, anche se accumunate nella lingua e nella religione, erano completamente autonome e indipendenti e ciò le rese facile preda dei conquistatori Romani.
Questa civiltà durata un millennio ci ha lasciato un patrimonio inestimabile; non solo intere necropoli e reperti che arricchiscono i musei di tutto il mondo ma, come nel caso di Acquarossa, un autentico abitato etrusco che intorno agli anni 70’ fu portato alla luce dagli scavi del re Gustavo Adolfo VI di Svezia.
Anche la solitaria e misteriosa “piramide” nei boschi prospicienti la valle del Tevere nei pressi di Bomarzo e il nascosto tempietto di Demetra in
località Pietrare ai confini del comune di Vetralla, sono testimonianze di questo affascinante e misterioso popolo.
Si tratta di tre luoghi diversi, tre periodi storici uniti insieme nella Tuscia, una terra.
“fecondata” dal pensiero, dal lavoro e dall’ arte degli Etruschi. Tutto ciò sarà raccontato, anche attraverso la presentazione d’immagini inedite, dal prof. Paolo Giannini venerdì prossimo agli ospiti di “ la Commenda”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA