Intanto, Giulio Cuore, l’amministratore delegato della Ospita, la cooperativa che gestisce il centro di accoglienza di San Lorenzo Nuovo, racconta come sono andate le cose prima della scomparsa. “Il piccolo – dichiara – è arrivato insieme a una donna che si era dichiarata sua madre. Ma il bimbo, parlando coi nostri operatori, ha detto che non era vero”. Sarebbe stata invece un’amica di famiglia alla quale il padre, rimasto in Guinea, avrebbe affidato il ragazzino allo scopo di arrivare in Italia e da qui raggiungere la Francia.
“Scoperta l’identità della signora – aggiunge Cuore – abbiamo subito avvisato Questura e Prefettura perché noi non siamo in grado di accogliere persone minori. È stato quindi affidato ai Servizi sociali del Comune, nella persona del sindaco perché a San Lorenzo non ci sono assistenti sociali. La donna, forse spaventata per le domande ricevute, se ne è andata pochi giorni prima del bambino”. Cuore, però, non azzarda ipotesi su come sia scomparso il piccolo. “Non abbiamo certezze: ci penseranno le indagini a chiarire la vicenda”, conclude.
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