Sindaco cacciato da scuola dalla preside scrive al ministro Giannini: «Pronto a tutelarmi in ogni sede»

Sindaco cacciato da scuola dalla preside scrive al ministro Giannini: «Pronto a tutelarmi in ogni sede»
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 20 Settembre 2016, 15:52 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 18:34

Saluto negato ai bambini della prima elementare: il sindaco di Castel Sant’Elia, Rodolfo Mazzolini, passa all’artiglieria pesante contro la dirigente scolastica Patrizia Patrizi. Attraverso una lettera al ministro Stefania Giannini, al prefetto Rita Piermatti e agli uffici scolastici regionale e provinciale, arriva a paventare anche possibili risvolti penali.

I fatti. Il primo giorno di scuola Mazzolini si presenta all’istituto Stradella per il saluto agli alunni della prima elementare. Nasce un battibecco con Patrizi, che gli vieta di entrare «chiudendomi platealmente il cancello in faccia di fronte ai bambini», scrive il sindaco. Il nodo del contendere, secondo Mazzolini, è la chiusura della scuola il sabato, deliberata dal consiglio di istituto lo scorso 29 giugno a valere sull’anno appena iniziato, sostenuta da oltre 1.500 firme. Per dare forza alle quali, a Patrizi è giunta anche la lettera di Mazzolini e del suo omologo di Nepi, Pietro Soldatelli. La delibera riguarda la scuola media, che però ricade nello stesso istituto comprensivo.

Tra gli allegati giunti a ministero e prefettura c’è anche una nota del dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Esterina Lucia Oliva, che due giorni prima dei fatti ha chiesto a Patrizi un rapporto dettagliato sulla rimodulazione dell’orario scolastico, ovvero sulla volontà di non applicare la delibera del consiglio di istituto in merito alla chiusura della scuola il sabato, su cui invece si è espresso in senso opposto il collegio dei docenti. Che però «è tenuto a osservare i criteri generali deliberati dal consiglio di istituto», sottolinea Oliva.

Mazzolini ora ci va giù duro: se i destinatari della lettera «dovessero riscontrare estremi di rilevanza disciplinare e/o penale, il sottoscritto resta a disposizione per tutelare il comune in ogni sede».

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