Lavoro, meno infortuni ma più malattie professionali. Mannino (Cisl): "Continuare a investire in sicurezza"

Lavoro, meno infortuni ma più malattie professionali. Mannino (Cisl): "Continuare a investire in sicurezza"
di Federica Lupino
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Lunedì 1 Maggio 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 18:54

Calano ancora gli infortuni sul lavoro. Nel Viterbese, si conferma il trend registrato già a inizio anno con una riduzione degli incidenti. Nel giorno della Festa dei lavoratori, il segretario della Cisl, Fortunato Mannino, commenta i dati dell’Inail e avverte: “Bene, ma l’andamento va consolidato con ulteriori investimenti in programmi formativi su salute e sicurezza”.

I dati, allora. A gennaio del 2023 in tutto il Lazio si sono registrate 2.666 denunce di infortunio contro un dato totale riferito allo stesso mese del 2022 pari a 4.275. In provincia, i numeri parlano rispettivamente di 233 contro 58. L’ultimo report dell’Inail è sulla stessa lunghezza d’onda: i dati di marzo 2022 riportavano 5.002 infortuni in regione, diminuiti a 3.342 nello stesso mese dell’anno in corso. 

E ora? A Viterbo la fotografia degli incidenti parla di 256 episodi denunciati a marzo dello scorso anno, quasi dimezzati nel 2023, attestandosi sui 135. Nel primo trimestre dello scorso anno, in totale nei vari settori economici della Tuscia i lavoratori vittime di infortuni erano stati 819, mentre nello stesso periodo di riferimento del 2023 si sono fermati a 452. Il ribasso è in parte imputabile al superamento dell’emergenza da Covid-19 (le cui infezioni contratte sul posto di lavoro rientrano nel computo degli infortuni), ma per la Cisl è anche effetto delle campagne di sensibilizzazione, dei maggiori controlli e degli investimenti fatti nel campo della sicurezza.

Da registrare però un decesso: mentre le cosiddette “morti bianche” tra gennaio e marzo 2022 erano state pari a zero, una persona è deceduta nel tragitto casa lavoro nel primo trimestre 2023.

Da segnalare, poi, c’è l’aumento delle malattie professionali. Nel mese di marzo sono più che triplicate rispetto allo stesso mese dello scorso anno, passando da 18 a 72, mentre in riferimento al trimestre del biennio di riferimento sono quasi raddoppiate salendo da 59 a 113. L’imputato principale in questo caso è il distretto ceramico di Civita Castellana che, in base ai rilievi dell’Inail, causa l’85% dei casi di silicosi di tutta la regione Lazio. Sempre secondo l’istituto, la provincia di Viterbo produce lo 0,5% delle malattie professionali nazionali, ma l’8% delle silicosi nazionali.

Mannino però specifica: “Queste denunce sono frutto di errori del passato che ora scontano i lavoratori. La speranza e l’impegno della Cisl – continua il segretario – sono concentrati affinché gli investimenti nell’innovazione, nella formazione e nella sicurezza riescano a invertire anche questo trend, come sta accadendo per gli infortuni. Proprio la tecnologia può essere la chiave per rendere il lavoro più sicuro e meno fisicamente impegnativo soprattutto nelle fabbriche”.

Un augurio, infine, ai lavoratori che è anche un auspicio per tutta la comunità. “Che sia un buon primo maggio per tutti. Ma soprattutto che si investa per creare buona occupazione, quella capace di garantire uno stipendio tale da vivere serenamente, in sicurezza e con dignità. Sono anni che le riforme del lavoro hanno solo precarizzato e impoverito. Il Pnrr deve essere l’occasione per cambiare rotta”, conclude Mannino.

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