Ma il rischio non è solo per la stagione turistica. In uno studio dell'Istituto superiore di sanità sui cianobatteri nella acque destinate al consumo umano si legge: "L’eccessiva fertilizzazione dei bacini idrici ha portato allo sviluppo massiccio di alcuni organismi, quali cianobatteri e alghe, che nella fase massima della loro crescita causano le fioriture algali o algal bloom. La componente algale che incide maggiormente sulla frequenza di queste fioriture in acque dolci è costituita dai cianobatteri, tra cui le diverse specie produttrici di cianotossine rappresentano un serio pericolo, sia per l’uomo sia per gli animali". Il lago di Vico rappresenta la fonte primaria di approvvigionamento idrico dei comuni limitrofi, da qui la preoccupazione di associazioni e cittadini per la loro salute.
"Ad aprile, assieme ad altre otto associazioni, abbiamo inviato un esposto alla Procura della Repubblica perchè vengano accertate le inadempienze delle ultime amministrazioni nei confronti dell’inquinamento del lago e se è stata ben tutelata la salute delle persone", fa sapere l'attivista Raimondo Chiricozzi.
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