La città ostaggio del traffico, Zucchi: «Un caos che si poteva evitare»

La città ostaggio del traffico, Zucchi: «Un caos che si poteva evitare»
di Simone Lupino
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Sabato 13 Gennaio 2024, 05:20

«Porta Romana, un imbuto pazzesco». Al presidente dell’Automobile club Sandro Zucchi bastano due parole per descrive il traffico da girone dell’inferno in cui si sono piombati gli automobilisti viterbesi nella prima settimana dopo le vacanze natalizie.

«Da Porta Romana fino alla Cassia Nord il traffico è proibitivo e non solo in coincidenza dell’orario di entrata e di uscita delle scuole. Già dalle 11 del mattino è tutto paralizzato. Sulla Cassia Sud questo problema non esiste, invece arrivando a Porta Romana ci si trova davanti un imbuto pazzesco», ribadisce Zucchi. «Da lì fino all’uscita nord di Viterbo i tempi di percorrenza possono sfiorare anche i trenta minuti».

Come raccontato dal Messaggero, sono giorni col bollino nero per la circolazione intorno alla cinta muraria. E ieri il copione è stato lo stesso. Il traffico locale già sofferente di suo a causa di una viabilità cervellotica e di un tasso di motorizzazione tra i più alti in Italia (77 auto ogni 100 abitanti) è andato letteralmente in tilt. Ad aggravare il tutto i cantieri del Pnrr. Che un giorno - si spera  - restituiranno ai viterbesi una città più vivibile, ma oggi sono soprattutto fonte di disagi. Due i punti critici sulla mappa: tra viale Capocci e via Romiti dove sono ripresi i lavori per la passeggiata ecologica e poi via del Pilastro con l’intervento di asfaltatura e l’annessa pista ciclabile.

Mentre piovono proteste contro il Comune, Zucchi offre un’analisi diversa. «Non me la sento di gettare la croce addosso all’amministrazione.

E’ una situazione che sicuramente crea disagio agli automobilisti, ma ben venga se il Comune fa qualcosa. La questione è un’altra: i disagi si potevano limitare? Se ci fosse stata una programmazione adeguata io credo di sì. Adesso posso solo auspicarmi che il Comune concluda i lavori quanto prima. Nell’attesa sarebbe di aiuto vedere un impiego maggiore della polizia locale in strada a regolare il traffico». Come noto, il giudizio dell’Ac Viterbo su alcune delle opere del Pnrr non è affatto positivo: «Le piste ciclabili hanno solo mangiato posti auto ai residenti. La gente è arrabbiata».

Addirittura per Ac potrebbero rivelarsi fonte di ulteriori disagi. Vedi i semafori per la pista sulla tangenziale ovest. Ma sui lavori in sé nulla da ridire: «E’ normale che il traffico ne risenta». Zucchi segnala semmai una contraddizione: «I cantieri per le piste ciclabili sì, invece quelli per riparare le buche no. Le strade sono in disfacimento continuo, su questo fronte non c’è stato nessun miglioramento. Il Comune ci dica chiaramente quali interventi sono previsti, dove, e con quali fondi a disposizione. Anche in questo caso chiediamo una calendario preciso dei lavori. Qualche pezzetto di strada è stato riparato, ma per il resto la situazione è drammatica, in città come nelle frazioni. Insisto anche sulle carenze della segnaletica, non ci sono più le strisce pedonali da nessuna parte, i cartelli sono cadenti e vecchi. Speriamo che il nuovo anno porti qualcosa di buono».

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