Incidenti, la polizia stradale: «La vera piaga è l'uso dei telefonini»

Incidenti, la polizia stradale: «La vera piaga è l'uso dei telefonini»
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Martedì 30 Luglio 2019, 11:00
«Quante vite saresti disposto a sacrificare sull'altare della strada?» Per il comandante della polizia stradale di Viterbo, Gianluca Porroni, la risposta è una sola: nessuna. In provincia gli uomini della caserma di via Palmanova nel 2018 hanno accertato 264 incidenti stradali di cui 8 mortali e 128 con lesioni. Nei primi sei mesi del 2019 sono stati 110, di cui 3 mortali e 57 con lesioni. Numeri importanti anche sulle effrazioni accertate per guida in stato d'ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, di cui i responsabili sono spesso ragazzi dai 23 ai 27 anni. Per arginare il fenomeno la Stradale predispone servizi mirati: tutto l'anno e in particolare nel periodo estivo.
«Come ogni estate - spiega il comandante Porroni - il compartimento implementa i servizi di vigilanza sulle tratte di competenza: l'A1, A12, Aurelia, Cassia e statale 675. Abbiamo predisposto anche servizi in abiti civili nelle aree di sosta, nelle quali si verificano furti e borseggi». Le strumentazioni per la prevenzione degli incidenti negli ultimi anni sono aumentati non solo nel numero di apparecchi a disposizione ma anche nella precisione delle misurazioni. «Da giugno - spiega il dirigente - abbiamo in dotazione 4 etilometri di ultima generazione. Ovviamente saranno utilizzati anche quelli che avevamo già e che vanno benissimo. Questi nuovi modelli sono strumenti portatili, di ridotte dimensioni, molto più maneggevoli degli illustri predecessori che necessitavano di presa di corrente dell'auto di servizio, completi di boccaglio incorporato con sistema usa e getta, display e stampante bluetooth, utilizzabili come un moderno smartphone in tutte le circostanze e condizioni, completi di batterie di lunga durata». I nuovi etilometri affiancano altre tecnologie già in uso: come i drug test che indagano sulla presenza di sostanze stupefacenti nel corpo, lo street control per avere in tempo reale notizie sull'auto. «Abbiamo anche il top crash per fare rilevi in pochissimo tempo dopo un sinistro evitando di creare troppi disagi alla circolazione. E ovviamente i telelaser per la velocità». Ma la tecnologia senza la collaborazione degli utenti non riesce ad arginare il fenomeno. «Non smetterò mai di dire che l'arma più importante che abbiamo è la prevenzione e l'educazione. Per questo la nostra attività non si limita solamente ai servizi in strada. Andiamo nelle scuole, parliamo con i ragazzi. Cerchiamo di fargli capire che la disattenzione alla guida anche per una frazione di secondo può essere fatale. La vera piaga è l'uso dei telefonini in auto. Un malcostume troppo diffuso. Il problema non è solo la chiamata, ma scrivere sms, mandare foto, controllare i social, fare i video. Perdere il controllo anche solo per un istante è come essere ciechi alla guida. Potrebbe attraversare un bambino, frenare la macchina di fronte a noi. Vediamo incidenti strani che non capiamo come possano accadere, perché avvengono per guardare il telefono».
L'attenzione è massima e in questo periodo ancora di più. «Già il prossimo weekend - conclude Porroni - abbiamo predisposto un maxi servizio, al quale parteciperò anche io, sull'Aurelia e lo faremo con tutta la strumentazione a nostra disposizione».
 
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