«In realtà, i bus guasti erano due. Il nostro meccanico aveva suggerito che entrambi venissero caricati e trasportati nell'officina della ditta per essere riparati. Invece, uno è partito guidato da un dipendente dell'azienda. Ma se un mezzo perde olio, come si può pensare di portarlo a sistemare in movimento, facendogli percorrere oltre 100 km?», chiede Cerocchi.
Il rappresentante Uil Trasporti continua: «Questa è l'ennesima dimostrazione di quanto sia inefficace e antieconomico esternalizzare la manutenzione. Già abbiamo mezzi di 30 anni che si rompono in continuazione, freni compresi. Se poi la manutenzione non funziona, mettiamo a rischio l'incolumità degli autisti e degli utenti. Occorre ripensare il sistema», conclude.
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