Il teatro è giovane, magico e innovativo: “L'Opera del fantasma” sbarca a Roma

Una scena dell'Opera del fantasma
di Carlotta Caroli
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Martedì 20 Febbraio 2018, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 19:33
Hanno tutti meno di 35 anni e un sogno ambizioso: riportare i giovani a teatro. Vogliono smentire la credenza diffusa che il teatro sia roba da anziani e convincere che, a teatro, ci si diverte, si ride, si riflette. Sono i ragazzi della compagnia Trame, sono quasi tutti di Viterbo, davvero talentuosi. Ai piani alti se ne sono accorti e infatti la loro pièce L'Opera del fantasma prodotta da Drakkar andrà in scena anche al Teatro Vittoria di Roma (dal 6 all'11 marzo). La soddisfazione è grande, anche perché l'opera è stata ideata, scritta e interpretata da loro.

Gli artefici in prima battuta sono Chiara Bonome e Mattia Marcucci, autori del testo. Ma senza tutto il gruppo non avrebbero ottenuto quel successo. Chi si aspetta di vedere uno spettacolo normale, non sa che i ragazzi di Trame metteranno in scena l'irreale, l'assurdo, il magico. Non solo: racconteranno il contatto con l'ultraterreno e la vita dopo la morte. Non mancheranno poi amore, passione, tradimenti, emozioni e una spolverata di tendenze autodistruttive che i giovani e non solo conoscono bene.

L'Opera del fantasma è una black comedy che affronta con ironia le vicende di una compagnia teatrale che, alle prese con la messa in scena di uno spettacolo, resta senza regista e autore dell'opera, colpito da un improvviso attacco di cuore. La prematura scomparsa del regista dà vita a situazioni esilaranti. Per esempio? L'apparizione del regista sotto forma di fantasma che torna sulla terra per scoprire le cause della sua morte. Solo che le cose non vanno come spera e, invece di venire a capo del mistero, scopre una miriade di segreti e una serie infinita di torbide verità. La cosa buffa? Alcuni personaggi sono visibili solo dal pubblico e non dagli altri in scena e il risultato ha risvolti inaspettati.

Il gruppo Trame è molto attivo a Roma e si occupa di produzioni teatrali medio/piccole ma anche di cinema. E anche sul grande schermo mantengono uno stile di stampo teatrale.
Chi sono? Oltre a Marcucci e Bonome, autori e interpreti (lei è anche regista), tra gli altri Simone Balletti, Valerio Camelin, Chiara David, Sebastian Gimelli Morosini. Scenografia di Giorgia Di Pietrantoni; i costumi di Sheila Grazini e Giulia Pagliarulo; le musiche di Gianmarco Palluzzi; luci di Valerio Camelin e Alessandro Pezza; foto di scena di Giovanni Canitano (elaborazione grafica Andrea Magno); Martina Fares assistente regia.
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