Il dossier: i 5 clan mafiosi pronti a invadere la Tuscia

Il dossier: i 5 clan mafiosi pronti a invadere la Tuscia
di Federica Lupino
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Venerdì 20 Marzo 2015, 06:31 - Ultimo aggiornamento: 11:35

I clan Mammoliti, Libri, Zumbo-Gugliotta, Mollica e Nocera ci sono. Così pure 6 beni confiscati. Se non fosse ancora chiaro, ecco uno dei passaggi cruciali: «Su 12 settori economici analizzati, sono ben 8 quelli a rischio infiltrazione nel Viterbese: attività manifatturiere; fornitura energia elettrica gas e acqua; costruzioni; trasporti, magazzinaggio e comunicazioni; attività finanziarie; attività immobiliari, noleggio e informatica; sanità e assistenza sociale; altri servizi pubblici sociali e personali».
Non basta? «Un segnale d'allarme per una provincia che negli ultimi anni, come confermato dalla Direzione nazionale antimafia, fa registrare presenze criminali: dalla 'ndrangheta alla camorra, passando per organizzazioni straniere».

A rivelarlo è il rapporto "Mafie nel Lazio", realizzato dall'Osservatorio sicurezza e legalità della Regione con la Fondazione Libera informazione e presentato ieri da, tra gli altri, Michele Prestipino, coordinatore Dda di Roma.

Dati, appunto, non supposizioni. «Serve maggiore attenzione soprattutto - ragiona Riccardo Valentini (nella foto), vicecapogruppo Pd in Regione - tra gli amministratori locali che spesso non hanno la consapevolezza né gli strumenti per riconoscere i rischi. E siccome le infiltrazioni vanno bloccate allo stato embrionale, sto pensando di organizzare degli incontri formativi per i sindaci: il nostro territorio, perché considerato tranquillo, sta diventando terra di conquista».

Tante le voci nel dossier. «Risultano coinvolti dall'attività di 'ndrangheta e camorra i settori finanziari degli appalti pubblici e dei rifiuti. Negli ultimi anni - si legge - la moltiplicazione degli sportelli bancari, insieme a sequestri di beni immobili e attività economiche indicano il rischio di un primo stadio per altre espansioni».

Un fenomeno che rappresenta pure un pericolo per la salute dei viterbesi. «Alcune indagini - continua - hanno evidenziato il ruolo di crocevia di traffici illeciti del Viterbese. Tale territorio si sta progressivamente inquinando per l'interramento illegale di rifiuti provenienti da varie parti d'Italia». Inoltre, la Tuscia risulta al centro di un traffico di droga che la rende «terra di conquista futura dei clan».