Tra Natale e Santo Stefano tanti gli appuntamenti. Il 25 dicembre è appannaggio del più longevo presepe vivente: quello di Corchiano, perfetta macchina teatrale, con le musiche curate dal premio Oscar Nicola Piovani e la voce narrante di Gigi Proietti, arrivato alla 47 edizione e incastonato nel Monumento naturale delle Forre; due le repliche, alle 17,45 e alle 18,45. San Lorenzo Nuovo ha optato invece per chiostro della Chiesa del Convento.
Il giorno di Santo Stefano offre una lunga sequenza di eventi.
Sulla rupe di Civita di Bagnoregio, il paese che muore, sono riproposte dieci scene: un suq arabo, il castrum romano, le tende beduine, botteghe artigiane, i pastori etc. Bolsena apre con l'apparizione dell’Angelo a Maria e quindi con Maria e Giuseppe alla ricerca di un riparo per l’imminente nascita.
Nel minuscolo borgo di Chia, frazione di Soriano nel Cimino, la scelta è caduta sui ruderi della chiesa medievale dai quali si snoda un percorso campestre che regala una ricca degustazione di prodotti tipici locali. A La Quercia, frazione alle porte del capoluogo, è stato occupato l'intero parco dell'oratorio.
A Tarquinia, location inedita: le strutture medievali del convento di San Francesco. Anche a Vejano è un pullulare di botteghe di antichi mestieri (vasai, pittori, scultori, tintori, filatrici, tessitori, fabbri, falegnami etc.) affiancate da scene che rievocano il dominio della Roma imperiale (censimento, accampamento dei soldati, le casa romana, le terme, l’arena con i gladiatori etc.).
Nuova ambientazione pure a Vetralla, nelle pieghe urbane più antiche della cittadina, con ricostruzione di scene e situazioni della vita quotidiana dei primi dell’Ottocento, abbinate alla rappresentazione della strage degli Innocenti.
Altri appuntamenti a Caprarola, Celleno, Montefiasone, Onano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA